292 COMMEMORIALI, LIBRO IX. vanni Brizeta, il conte di Veglia ed i suoi sudditi, Antonio Nicoli, Enrichetto da Fiume, Mengo e Giunta Ravagnani, mastro Giovanni di Andrea corazzalo, Marco Michele, Nicolò Foscari e Pietro Goro. Fatto nella cancelleria ducale di Venezia. — Testimoni: Lorenzo da S. Ilaria, Gioacchino Trevisano e Lorenzo Bonaldi notai ducali. — Atti Bernardo di Andalò. 261. — 1403, ind. XI, Aprile 26. — c. 153 (151) t.° — Ladislao re d'Ungheria, Napoli ecc. fa sapere d’avere, a richiesta del doge, confermato e ratificato i privilegi e le concessioni fatte dai suoi predecessori ai veneziani, e tutte le consuetudini e franchigie godute da questi in Puglia e nel regno. Ordina ai suoi uffiziali e sudditi di eseguirle e farle eseguire. Data a Napoli per mano del nobile Donato da Arezzo dottor di leggi, luogotenente del cancelliere del regno. 262. — 1402 (1403), Aprile 27. — c. 153 (151). — Pietro di Vieuville luogotenente de! regio governatore di Genova, al doge. Il detto governatore liquidò, d’accordo coll’oratore veneto Zaccaria Trevisano, i seguenti compensi per danni dati da genovesi a veneziani nelle acque di Cipro e Rodi: fior. 272 per 50 migliaia di cenere garbellae tolta da nave dei Michele ; fior. 168 per 12 centinaia di pepe ; fior. 60 per 3 centinaia di zenzero; fior. 126 per 9 centinaia di pepe; fior. 128 per 4 cantara di cannella sottile tolte a Taddeo Benedetto ; fiorini 700 per 30 casse di zucchero tolte alla nave Mondina; fiorini 432 per 19 casse di zucchero ; fior. 300 per indennizzo a tre navi trattenute nel porto di Famagosta ; fior. 74 aggiunti per rettificazioni di conteggi ; fior. 1000 per risarcimento a Francesco Pampani (vedi n. 253); il valore della nave di Taddeo Benedetto arrestata in Famagosta, da stimarsi da quel capitano genovese e dal bailo veneto in Nicosia. Di tutte le predette somme sarà fatto pronto pagamento (v. n. 263). Data a Genova. 283. — 1403, Maggio 22. — c. 153 (151). — Pietro di Vieuville luogotenente del r. governatore in Genova, risponde a lettere del doge approvanti la liquidazione proposta nel num. 262, che il pagamento relativo si farà quanto prima. Sentirà le intenzioni del governatore appena sia di ritorno, circa il richiamare in vigore le antiche convenzioni pel mutuo riconoscimento delle navi venete e genovesi; intanto procurerà al possibile che non nascano inconvenienti (v. n. 276). Data a Genova. 284. — (1403), ind. XI, Giugno 21. — c. 153 (151) t.° — Centurione (Zaccaria) signore d’Arcadia, vicegerente del principato d’Acaia, risponde a lettere ducali, potere Lodovico Morosini vescovo Niclinense (') entrare senza ostacoli in possesso del suo vescovado, che gli sarà consegnato con tutte le rendite onde fu dotato dai principi d’Acaia (v. n. 265). Data a Patrasso. (*) In Morea.