DOGE : ANDREA CONTARINI. 15:5 108. — (1381), Dicembre 17. — c. 44 (42) t.° — Ducale al podestà ed al comune di Muggia. In seguito ai favorevoli rapporti di Bertuccio Delfino e di Francesco Veniero provveditori in Istria, si loda quel comune e se gli ripetono assicurazioni di particolare benevolenza (v. n. 105). Data come il n. 105. 109. — 1381, ind. V, Dicembre 18. — c. 45 (47) t.° — Carlo III re di Gerusalemme e Sicilia (Napoli), conte di Provenza, Forcalquier e Piemonte, al doge. Diede le seguenti risposte a domande fattegli da Andrea Gradenigo, Donato Trono e Marco Zeno ambasciatori veneti : Riservando a più maturi studi una confermazione definitiva, accorda che i veneziani fruiscano fino al Natale del 1383 delle franchigie e dei privilegi concessi loro nel regno dai suoi predecessori, fino dal tempo di re Roberto. Non può, fino a più ampia informazione, estendere alla città ed al porto di Brindisi le franchigie godute dai veneziani in Trani. Ad evitare i danni ridondanti ai veneti dalla mala fede dei gabellieri delle terre ove quelli hanno speciali privilegi, ingiunse che i detti ufficiali osservino scrupolosamente i contratti fatti coi veneziani, anche se pregiudiziali al regio erario. Ordinerà che anche in Mono-poli, negli affari coi veneziani, si usi, senza alterarla, la misura da olio di S. Nicolò da Bari, come in tutto il regno. Comanderà ai suoi uffiziali che le liti fra veneti e regi sudditi, siano giudicate con procedura sommaria e senza cavilli forensi. Permetterà che in Trani e in altri luoghi il facchinaggio sia arte libera, onde i navigli vengano prontamente scaricati e caricati. Accorda che i veneziani portino seco nei porti dèi regno vettovaglie per proprio uso, quando ciò sia consuetudine antica. Venezia potrà far esportare, senza pagar dazi, 3200 cantara di biscotto che teneva in Trani, Barletta e Manfredonia ; ciò perchè quel pane non si guasti. Il presente avrà forza di decreto regio, en’è ordinata l'esecuzione a tutti gli ufficiali del regno. — Con bolla d’oro. Dato a Napoli, per mano di Giovanni degli Orsini conte di Monopoli, logoteta e protonotario del regno. 110. — 1381, ind. IV, Dicembre 28. — c. 37 (40). — Il doge, coi suoi consigli, crea procuratore del comune di Vonezia Andrea Bembo, autorizzandolo a stipulare qualsiasi convenzione per la condotta d’olio e d’altre vittuarie a Venezia. Fatto nel palazzo ducale di Venezia. — Testimoni: il cancellier grande, ed i not. ducali Amedeo de’ Buonguadagni e Pietro de’ Bossi. — Atti Guglielmo di Filippo not. imp. e scriv. ducale. 111. — 1381, Dicembre 30. — c. 48 (50). — Commissione del re d’Ungheria al suo inviato a Venezia. Dovendo quest’ ultima pagare al re, in forza dei trattati, 7000 fiorini d’oro all’anno, chieda l’assenso della stessa ad un giro di credito per sette annualità a favore del Signore di Padova a cui il re era debitore, e che a sua volta era debitore di Venezia (v. n. 133). Data a Diosgyòr. V. Ljubió, op. cit., doc. CCLIV. — Mon. Hung. hist., Ada ext., II, doe. 223. COMMEMORI ALI, TOMO III. ^