doge: michele steno. 301 generale del comune di Mantova, Luigi de' Roberti mastro dell’entrate e Francesco del Bosco segretario del Gonzaga. 297. — 1404, Settembre 6. — c. 162 (160). — Nicolò marchese d'Este al doge. Avverte che, nelle contese insorte fra Venezia e il signore di Padova, non per colpa di questo, la parentela ed i trattati obbligano esso marchese a prendere le parti del detto signore, e quindi dichiara la guerra. Data a Ferrara. 298. — 1404, Novembre 9. — c. 164 (162). — Azzone marchese d’Este dichiara di avere ricevuto a prestito da Cristoforo Marcello 1000 ducati d’oro della veneta Signoria. 299. — 1404, ind. XII, Novembre 18. — c. 135 (133 ter) t.° — Ducale che partecipa a Nicolò Orsato la sua elezione a priore dell’ ospizio della Cà di Dio (in luogo del defunto Francesco Federigo); gli conferisce le necessarie facoltà e prescrive i doveri. Data nel palazzo ducale. 300. — 1404, ind. XII, Dicembre 6. — c. 172 (170) t.° — Obizzo da Polenta signore di Ravenna, per sè e per suo fratello Pietro, e Nicolò del fu Albano Cappello procuratore del doge di Venezia, pattuiscono: Il detto signore terrà chiusa la fossa di S. Alberto ed impedirà ogni transito pe’ suoi domini alle merci e cose dirette ai territori di Verona, Padova e Ferrara, e a quelle che ne provengono e vanno verso la Romagna ecc. Non favorirà in modo alcuno i nemici di Venezia ; ma darà ogni aiuto possibile (verso pagamento) alle milizie venete guerreggianti dalla parte di Ravenna. Venezia pagherà ai fratelli da Polenta lire 600 bolognesi al mese, a cominciare dal 1 Ottobre a. s. fino al fine della guerra fra essa e il marchese d’ Este, consegnerà loro il piccolo fortilizio di Capodorci, e li difenderà e proteggerà contro i loro nemici, eccezion fatta per la S. Sede. Pena al contravven-ventore al presente 10C00 ducati. Fatto nel palazzo dei da Polenta in Ravenna. — Testimoni: Paolo Scordilli preposito della chiesa di Ravenna, Filippino professore di grammatica, Guarnieri della Cella, Giovanni Raspolli, Antonio di Giovanni Zuci, Antonio del Palazzo notai. Paolo Rasponi, Guido Aldrovandini, mastro Giovanni del fu Andrea di fra Manuccio, Biagio Bondomani. — Atti Giovanni del fu mastro Manfredo notaio imperiale e cancelliere del comune di Bavenna e Benedetto Gibilino notaio veneto. 301. — 1405(1404), ind. XIII, Dicembre 28. — o. 176 (173). — Baldassare (Cossa) cardinale diacono di S. Eustachio, legato apostolico e vicario generale per la S. Sede in Bologna, nomina suo procuratore il cav. Nicolò de’ Roberti di Tripoli per negoziare un trattato d’alleanza fra esso legato, Azzone del fu Francesco marchese d’Este e Venezia (v. n. 303). Fatto nel palazzo del legato in Bologna. — Testimoni: Iacopo conte di rI izano