DOGE ; LORENZO CELSI. 29 1500 ducati d’oro pagabili tre giorni dopo lo scarico. La nave partirà carica da Pa-renzo ove ora si trova. Fatto in Venezia nel cortile della casa del Trevisano suddetto. — Testimoni: Lodovico Cattaneo e Luca Gentile nobili genovesi, Nicolò Moro e Pietro Bernardo. — Atti Giambernardo da Cisone not. imp. e scriv. due.’ 143. — 1364, ind. II, Aprile 13. — c. 31 (27) t.° — Annotazione come al n. 107 per Belenzono prete da Monza. 144. — 1364, ind. II, Aprile 13. — c. 36 (32) t.° — Il consiglio generale dei 900 di Milano convocato dal podestà nob. cav. Gabriotto di Canossa, udita l’esposizione di Taddeo de’ Ruggeri da Reggio, di Ainicino de’ Bozoli da Pavia vicario generale di Bernabò Visconti, e dei 12 di provvisione e sei della camera, crea procuratore del comune milanese, per la metà che gli spetta e per quella di detto Bernabò, Giovanni da Vimercate del fu Morando, per negoziare la convenzione relativa al sale come al n. 134 (v. n. 150 e 159). Fatto nel palazzo nuovo del comune di Milano. — Testimoni: Francesco Pa-nigarola, Francesco del fu Iacopo de' Botori protonotarì, Pagano del fu Beriomo Panigarola, Pietro di Beltrame Soppa, Antonio del fu Mirano Terranegra, Marchesolo del fu Giorgio Cavalieri, Pietro del fu Loterio Grimaldi, Goffredo del fu Gerardo Crippa. — Sottoscritto dai due protonotari suddetti. — Atti Ambrogio del fu Guglielmo di Cantù not. imp. e dell’ ufficio di provvisione. 145. — 1364, ind. II, Aprile 17. — c. 39 (35). — Gualtieri de Lesly del fu Andrea, cavaliere scozzese, procuratore di Guglielmo del fu Albano de Winton (procura in atti di Tomaso de Barri diocesi di S. Andrews) dichiara di aver ricevuto da Costantino e Marco del fu Nicolò Zuccolo due. 400 d’oro a saldo di ducati 800 depositati già presso quest’ultimo da Albano suddetto, da Stefano de Langlande e da Guglielmo chierico scozzese nell’ andare in pellegrinaggio in Egitto o al Sinai, nel quale pellegrinaggio esso Albano morì. Il Lesly, facendo piena quitanza, sta mallevadore in proprio ai Zuccolo che niuno più li molesterà (v. n. 95). Fatto nella chiesa di S. Giovanni in Rialto. — Testimoni: Alvise del fu Francesco Buono, Riccardo Vuim(?) scozzese, Michele del fu Bartolomeo Groto beccaio, Giovanni del fu Giovanni Lungo cimatore. — Atti Nicolò de’ Farisei. 146. — 1364, Aprile 19. — c. 36 (32). — Nicolò de Zeech bano di Croazia e Dalmazia chiede al doge risarcimento pei danni dati dalle navi venete ai zaratini, come nei n. 138 e 147 (v. n. 153). Data a Zara. V. Ljubió, op. cit., IV, doc. CXV. 147. _ (1364), ind. II, Aprile 20. — c. 36 (32). — I rettori ed il comune di Zara ripetono le querele fatte nel n. 138, notando che l’isola di S. Maria è tenuta dai nobili zaratini Simone Bottono e Giovanni Gallo. Aggiungono che nell Aprile