DOGE : MICHELE STENO. 329 del fu Fartolameo de’ Trentinazzi, Antonio di Andrea da Marostica, Giovanni del fu Oliviero da Castelnuovo, tutti notai imp. di Vicenza. Allegato A : 1238, ind. XI, Luglio 8. — Federico II imperatore dei Romani e re di Sicilia e di Gerusalemme, ad istanza di Previdiano priore del convento di S. Giorgio in Braida, territorio di Verona, conferma il diploma allegato B, ricevendo sotto la sua protezione il convento stesso con tutti i suoi beni. Dato dal campo nel territorio di Brescia, sotto Manerba. — Testimoni : Sigi— fredo arcivescovo di Magonza, (Willeprando) arcivescovo di Magdeburgo, il patriarca di Aquileia, Giovanni arcivescovo di Arles, Benedetto vescovo di Marsiglia, G. vescovo di Luni, Raimondo conte di Provenza, Tomaso conte di Acerra, Uberto marchese Pallavicino, Pier delle Vigne e Taddeo da Sessa, ambi giudici della curia imperiale. Allegato B: 1177, ind. X. — Federico (I) imperatore dei Romani ad istanza di Giselberto preposito di S. Giorgio in Braida e di Garzipane da Verona scarito e mastro, prende sotto la sua protezione quella Chiesa e canonica, confermandone i diritti sopra la corte di Sabbione, nella corte di Cologna presso il Fiume nuovo, sopra un manso in Baldaria, sette mansi, due molini ed altri diritti in Lonigo, e sopra tre mansi nella corte di Lanzono, tutti luoghi nel comitato di Vicenza ; in quello di Verona poi, 14 mansi presso l’Adige nella corte di Horte, metà di corticella detta Palude e sei mansi in Vicoaderis ; fa di più esenti gli uomini di qualsiasi condizione, abitanti in detti luoghi, da ogni prestazione verso chiunque altro all’ infuori della detta Chiesa e canonica. Testimoni : Ulrico patriarca d’Aquileia, Enrico patriarca di Venezia (Grado), Cristiano arcivescovo di Magonza, Arnoldo arcivescovo di Treviri, Filippo arcivescovo di Colonia, Vigmano arcivescovo di Magdeburgo, Eberardo arcivescovo Bi-funtinus, Raimondo arcivescovo di Vienne, Eberardo vescovo di Merseburg, Pietro vescovo di Pavia, Anseimo vescovo di Como, Fiorenzo conte d’Olanda, Dieterico marchese di Sassonia, Obizzo marchese d’Este, Enrico conte di Dietz, Uberto da Lendinara, Garzapane da Verona, suo figlio Alberto, e Gozzo causidico da Verona. V. Atti del B. Istituto veneto Ai scienze, lettere ed arti, tom. V, serie V, pag. 275. 69. — 1407, ind. I, Gennaio 19 (m. v.). — c. 55 t.° — Patente ducale che dichiara avere Baldassare Cossa cardinale prete di S. Eustachio, legato apostolico e vicario generale della S. Sede in Bologna, pagato 1500 ducati d’ oro in virtù delle convenzioni relative aiFoscarari. In conseguenza, Venezia fa quitanza ad esso cardinale e alla camera di Bologna per 3070 ducati, salvi i propri diritti su altri 500 ducati. Data nel palazzo ducale di Venezia. 70. — 1407, ind. I, Gennaio 30 (m. v.). — c. 56. — Ducale a Nicolò marchese d’Este, colla quale si fa quitanza per 1000 ducati, pagati per conto d’ esso signore da Antonio Banzi, mediante il banco di Andrea Priuli e compagni, in forza del n. 65, e qual prima rata mensile. Data nel palazzo ducale di Venezia (v. n. 72). COMMEMORI ALI, TOMO IH. 42