DOGE : ANDREA CONTAR INI. 445. — 1308, ind. VI, Luglio 19. — c. 101 (98) t.° — Marquardo patriarca di Aquileia nomina suo procuratore il notaio Nicoluccio del fu Iacopo da Udine, por esigere l’importo mentovato nel n. -146. Fatto in Mantova in casa del patriarca. — Testimoni: Ulrico canonico di Udine, Federico di Randegg cavaliere, Frizzo d’Augusta camerlengo patriarcale. — Atti Giovanni del fu Gubertino da Novate di Udine not. imp. e scriv. patriarcale. 446. — 1368, ind. VI, Luglio 26. — c. 101 (98) t.° — Il procuratore nominato nel n. 445, dichiara di avere ricevuto da Marino Buono e Nicolò Faliero ufficiali alle rason 1. 32 s. 16 di grossi, per una rata della contribuzione dovuta da Venezia al patriarca d’Aquileia pei diritti delle terre dell’Istria. Fatto nella camera dei detti uffiziali in Venezia. — Testimoni: Giovanni di Montalbano, Giovanni di Sopramare, Filippo del fu Benuccio da Firenze abitante a Venezia, Iacopo notaio figlio del fu mastro Albertino fisico da Udine e Leonardo de’ Caronelli. 447. — 1368, ind. VI, Luglio 30. — c. 93 (90). — Ducale, ad perpetuavi rei memoriam, che, visto l’allegato A, decreta doversi eseguire il proposto nell' allegato B. — Con bolla d’oro. Data nel palazzo ducale di Venezia. — Atti Raffaino de’ Caresini canc. grande. Allegato A : Istanza con cui Marco de Bonaccursio priore dell’ ospizio dei SS. Pietro e Paolo, da lui fondato venti anni addietro, espostene le prospere condizioni, chiede ne sia ufficialmente guarentita l’esistenza con un regolamento tutelato dalla Signoria, del quale propone i punti principali. Vi è detto che il luogo pio conteneva 140 letti pei poveri infermi e pellegrini. Allegato B : Pangrazio Giorgio, Nicolò Barbarigo e Lodovico Dalmario, in esecuzione di mandato ducale, visto l’allegato A, propongono : che il mentovato ospizio sia dichiarato di giuspatronato della Signoria ; retto da un priore e da cinque procuratori a vita, da approvarsi però dal doge e dai consiglieri ogni biennio, ai non approvati si eleggano successori ; i detti reggitori presentino annuo resoconto della loro gestione a commissari della Signoria e della scuola de’ SS. Pietro e Paolo. Si stabiliscono le norme per l’elezione dei nuovi priori e procuratori e per la conseguente sovrana conferma (v. n. 789). 448. — 1368, ind. VI, Agosto 5. — c. 101 (98). — Una giunta di Savi creata per prendere provvedimenti relativi alle acque, decreta : Il canale che va verso Padova su territorio di Venezia sia espurgato ed ampliato, sicché l’acqua del Brenta vi scorra come prima ; il suo argine sia rinforzato e innalzato, e chiusene le aperture. Si faccia un argine in continuazione del veneto, sul territorio trivigiano, lungo il Bottenigo, quindi si chiudano tutte le aperture del rivo Vitale alla rotta di Vol-padego, ove resti un solo sbocco. Si cavino le code del canal Orfano e del canale di Contorta verso il Bombaio I savi erano : Giovanni Mocenigo, Giovanni d’Arpino, Giovanni Priuli, Pietro Badoaro, Zaccaria Contarmi, Michele Buono, Lodovico Dalmario, Francesco Bragadino, Daniele Cornaro, Pantaleone Barbo, Andrea tìritti,