DOGE : ANTONIO VENIERO. 251 stoforo di Francesco, Andrea di Francesco del Soldato, Antonio di Angelo Sanguigni, Giorgio di Iacopo Berlingliieri, Gianoccio di Zenobio Gaffarelli, Domenico di Domenico de’ Giugni, Pietro di Guido de’ Bontrani, Bartolameo di Leonardo Bar-tolini, Paolo di Lorenzo, Matteo di Luca, Luca di Giovanni Perchia, Paolo di Pier Filippo degli Albizzi, Filippo di Alamanno cavaliere, assente Giovanni di Berlin-gliieri Bucellai ; i dodici buoni uomini : Schiatta di Schiatta degli Uberti, Pietro di Bernardo de’ Maggi, Zenobio di Francesco, Pietro di Iacopo de’ Baroncelli, Iacopo di Orlando degli Orlandi, Giovanni di Manuccio, Giovanni di Federico, Marco di Tomaso Bartoli, Bartolameo di Nicolò di Taldo Valori, Basilio di Bartolo, assenti Antonio di Rinaldo de’ Gianfigliazzi e Raimondo Martelli, rappresentanti il comune di Firenze, decretano che i dieci di balia (v. n. 69) possano concludere un trattato d’alleanza contro il duca di Milano, con Venezia, Bologna ecc., e facciano quanto all’ uopo sarà necessario (v. n. 85). Fatto nel palazzo del popolo di Firenze. — Testimoni : Fra’ Giorgio Nuli priore di S. Gallo, Coluccio di Piero cancelliere del comune e Viviano di Neri de’ Franchi scrivano alle riformagioni. 85. — (1398), Marzo 14. — c. 55 t.° — Il gonfaloniere di giustizia e i dieci di balia, in ordine a quanto sta nei n. 69 e 84, creano procuratori del comune di Firenze e dei suoi aderenti il cav. Filippo del fu Filippo de’ Magalotti, Lodovico del fu Francesco degli Alberti (o Albergotti) professore di leggi e Guido del fu Tomaso Neri Lippi, per la stipulazione della lega n. 88 (v. n. 86). Fatto come il n. 84. — Testimoni: Viviano de’ Franchi, Benedetto di Landò Fortini cancelliere dell’ufficio di balia e Scolare di Andrea di Guccio not. — Atti Giovanni del fu Francesco Guardi notaio imperiale. 86. — 1398, ind. VI, Marzo 16. — c. 56 t.° — Gozzadino de’ Gozzadini cav. e dott. di leggi, Iacopo di Cedropiano, Antonio di Bizzardo de’ Caselli, Giorgio di Bonsignore de’ Bonsignori, Melchiorre di Vecello de’ Malvezzi, Pietro Facioli drappiere, Salvetto di Dardi de’ Paliotti ed Enrico del fu Peregrino de’ Felesini componenti l’ufficio di balia del comune di Bologna, creano procuratori del comune stesso Giovanni de’ Lapi dottor di leggi e Siinone de’ Foscarari banchiere, per negoziare e concludere coi comuni di Venezia e Firenze e coi signori di Padova, Mantova ecc. una lega contro il duca di Milano (v. n. 88). Fatto nel palazzo degli anziani in Bologna. — Testimoni : Andalò del fu Michele Bentivoglio drappiere, Pietro di Iacopo Bonzanini Arardi, Musotto del fu Vecello de’ Malvezzi e Righettino di Guido notaio. — Atti Taddeo di Nanino de' Ma-melini not. iinp. 87. — 1398, ind. VI, Marzo 19. — c. 38. — Salvocondotto rilasciato da Gian Galeazzo duca di Milano a favore degli ambasciatori veneti Pietro Emo cav. e Michele Steno, con loro seguito e bagagli, da Venezia a Pavia e viceversa. Dato a Verona.