DOGE : LORENZO CELSI.
9
     26.	— (1362), Settembre 30. — c. 12 (8). — Nicolò Spinelli da Napoli dottor di leggi a Marco Cornaro cavaliere già ambasciatore al legato apostolico in Italia. Il legato ebbe le lettere del Cornaro ; circa i processi, quel prelato acconsente a lasciarli in sospeso, ma non può rivocare il già fatto.
     Data a Cesena.
     27.	— 1362, ind. I, Ottobre 2. — c. 14 (10). — Privilegio di cittadinanza de intus concessa per grazia a Bertolino ed Andrea del fu Giovanni Barata da Spinea
o	Spineda (Spinelum) territorio trivigiano, con condizione che non possano trafficare per mare.
     Segue nota che simile privilegio fu concesso ad Ugotto fratello dei predetti.
    28.	— 1362, ind. XV, Ottobre 4. — c. 12 (8) t.° — Nicolò marchese d’Este dichiara al doge di voler fermamente osservato l’articolo dei patti vigenti fra Venezia e Ferrara che stabiliva la mutua estradizione dei falliti dolosi, dei malfattori e schiavi o schiave fuggiti dall’ uno sull’ altro territorio (v. n. 24).
     Data a Ferrara.
     29.	— (1362), Ottobre 5. — c. 12 (8) t.° — Francesco da Carrara vicario imperiale a Padova al doge. A lagni fattigli dall’ inviato Andrea de Oltedo circa il sequestro posto, in quel territorio, da giudici padovani sopra beni del convento di S. Andrea del Lido, risponde : esser tal atto pienamente legale e conforme agli statuti ; avere però ordinato, per compiacere il Doge, che il sequestro sia tolto e che il detto monastero non sia molestato.
    Data a Padova.
     30.	— 1362, ind. I, Ottobre 13. — c. 13 (9). — Privilegio di cittadinanza interna ed esterna per dimora di 25 anni a Iacopo della Piazza del Trivigiano.
     31.	— 1362, ind. I, Novembre 4. — c. 13 (9). — Il doge ordina agli ufficiali alla tavola (dogana) di rilasciar licenza all’ abate dei ss. Ilario e Benedetto per importare nel Dogado, con esenzione da ogni dazio, legnami per la fabbrica della chiesa di S. Giovanni di Balledello.
    32.	— (1362), Novembre 7. — c. 17 (13). — Bolla piccola di Urbano V papa al doge. Morto il 12 Settembre Innocenzo VI, i cardinali elessero a succedergli esso scrivente mentre era legato in Italia. Fu consacrato il 6 corrente; ne dà notizia. Inculca obbedienza alla Chiesa, e promette benevolenza (v. n. 45).
     Data in Avignone, a. 1 del pontificato ( VII Nov.J.
     33.	— 1362, ind. I, Novembre 8. — c. 13 (9) t.° — Privilegio simile al n. 30 concesso a Giovanni Parisii da Lucca.
      COMMEMORI ALI, TOMO III.
2