DOGE ANTONIO VENIERO. 211 a conto della somma dovuta a suo padre ed ai compagni di questo, come nel n. 107, a condizione che farebbe tenere ai medesimi uffiziali finale quitanza per l’intiera estinzione del debito (con malleveria di Iacobello Raguseo) ; Galerando Danguera di Maiorca procuratore di Pietro Espano e di Sancio narbonese (procura in atti di Francesco Zaydia notaio di Valenza), di Martino Antolini, di Lorenzo Lucchese, di Berengario Sesdeo (procura in atti di Giovanni Natale not. regio di Barcellona), fa quitanza a Nicolò Viadro, Fantino Querini ed Andrea Pesaro ufficiali alle rason vecchie, pel pagamento qui sopra mentovato, rinunziando in nome dei suoi mandanti ad ulteriori pretese per l’oggetto contemplato dal n. 167 (v. n. 405). Fatto ed atti come al n. 280. — Testimoni: Giovanni del fu Guglielmo Troiol di Valenza, Giovanni Rofaldelli del fu Bruno e Giovanni di Nicolò Paccagnella. 360. — 1391, ind. XV, Settembre 17. — c. 152 (155) t.° — Comparso Francesco di Giovanni Bembo eletto primicerio di S. Marco (v. n. 356) davanti al doge nella chiesa stessa, e dichiarato di aver avuti gli ordini sacri, fu dal principe, qual patrono del tempio, investito del suo uffizio. V. Fl. Cornelii, op. cit., X, 188. 381. — 1391, Settembre 29. — c. 153 (156) t.° — Regolamento (in dialetto) emanato dal doge per la buona custodia delle prigioni. E relativo al modo di far le visite alle carceri per parte degli ufficiali custodi; alle precauzioni da prendersi verso gli estranei ammessi ad entrarvi ; alla destinazione dei vari locali secondo la qualità dei reati ; ed alla sorveglianza dei prigionieri che n’ escono temporaneamente. 362. — 1391, ind. XV, Ottobre 6. — c. 154 (157) t.° — Conforme all’ esempio de’ suoi predecessori, il doge assegna lire 8 di grossi all' anno, pagabili dai procuratori di S. Marco sui redditi della chiesa di S. Marco, al primicerio Francesco Bembo pel mantenimento di due nuovi mansionari. Data nel palazzo ducale. V. Fl. Cornelii, op. cit., X, 289. 363. — 1391, ind. XV, Ottobre 26. — c. 154 (157) t.° — Annotazione che il doge indicò secretissimamente nelle proprie stanze al primicerio di S. Marco Francesco Bembo il luogo dove stava il corpo di quell’ evangelista ; e che, d’ordine del principe, il cancellier grande fece giurare al detto prelato assoluto secreto su tale rivelazione. V. Rerum ital. script., T. XXII, col. T69. 364. — 1391, ind. XV, Novembre 8. — c. 155 (158). — Pietro Emo cav., Marco Zeno e Michele Steno procuratori di S. Marco, Donato Moro, Giovanni Mem-mo, Daniele Bragadino, Angelo Michele, Alvise Dandolo, Marco Barbaro, Alvise Morosini, Benedetto Soranzo, Leonardo Bembo, Francesco Foscolo, Nicolò Donato, Giovanni Barbo, Albano Badoaro, Nicolò Vitturi, Nicolò Nani, Nicolò Foscari e