DOGE : MICHELE STENO. 289 249. — 1403 (1402), ind. XI, Novembre 15. — c. 151 (149) t.° — Gualtiero di Amberto regio giudice ai contratti in Bari e Angelo de Martino ivi notaio, attestano che l’università dei nobili e popolani di quella città nominò suo procuratore F abate Domenico de’ Critalei, conferendogli le facoltà necessarie per ottennere dal doge di Venezia quanto è stipulato nel n. 260. Fatto in Bari. — Testimoni: Tarquinio Grazioso, Nicolò di Casanuova, Giovanni di Nicolò....... Vito di mastro Giovanni notaio, Leonardo di Giovanni de T...... Antonio di Leone de Ramberto giudice, Antonio di Giovanni de Fedrico notaio, Giovanni di Matteo de Raimondo not., Nicolò di Giovanni de Paolo notaio, Antonio de Guardo, Antonio di Nicolò de Zuzio (*). (*) Tutti questi nomi sono d’incerta lezione. Il trascrittore stesso dell’atto nel Commemoriale si mostra esitante. 250. — 1402, ind. X, Novembre 22. — c. 138 (136) t.° — Contratto stipulato da Giovanni Piumaccio procuratore del doge e del comune di Venezia, con prete Giovanni da Parma pievano di S. Maria di Codroipo in Friuli. L’ultimo si obbliga di escavare economicamente con propri ingegni tutti i rivi e canali di Venezia che gli si prescrivono (e sono quelli compresi fra il rivo di S. Maria del Giglio e il canale di S. Nicolò del Lido, più quello dell’ Arco, con lavori per allontanare le sabbie del Piave). Le spese saranno a carico dello Stato ; il prete avrà : abitazione gratuita per 12 persone, esenzione da dazi d’entrata per le sue rendite importate dal Friuli, compenso di 6000 ducati d’oro pagabili in tre rate, la prima dopo fatto l’esperimento dei meccanismi. Con molte condizioni particolareggiate. Fatto nella cancelleria ducale di Venezia. — Testimoni: Guglielmo de’ Vincenti, Pietro della Costa, Lorenzo da Santa Ilaria e Pietro de’ Gualfredini notai ducali. — Atti Bernardo di Andalò e Gioacchino Trevisano notai imperiali e scriv. ducali. — Nel documento sono nominati : Villacco e Cividale come luoghi d'onde ritirare il ferro e i legnami; il rivo di casa Morosini; casa Querini; il ponte della Paglia vi è chiamato anche dei Legni. 1402, Novembre 26. — V. 1402, Dicembre 4, n. 253. 251. — (1402), Novembre 29. — c. 152 (150) t.° — Sigismondo re d’Ungheria al doge e al comune di Venezia. Accredita Bartolameo Guidotto da Bologna suo famigliare per la riscossione delle quattro annualità 1400-1403, di 7000 ducati, dovutegli da Venezia (v. n. 258). Data a Korneuburg. 252. — 1402, ind. XI, Novembre 30. — c. 149 (147). — Ladislao re di Napoli e d’Ungheria approva e ratifica quanto si legge nel n. 235 (v. n. 257). Fatto nel Castelnuovo di Napoli. — Testimoni : Pietro Orsini conte di Nola gran giustiziere del regno, Ruggero Gesualdo maresciallo del regno, Gurello Origlia e Leonardo d’Afflitto dottori di legge, e Baldassare de Capresio tutti cavalieri e consiglieri regi. — Atti come al n. 234. COMMEMORI ALI, TOMO 111. 37