DOGE : MICHELE STENO, 341 Fatto nel campo regio in Ursaria (villa dell’Ossaia) presso Cortona. — Testimoni : Rodolfo da Varano di Camerino, Perretto di Andreis conte di Troia, Federico di Brumoforte (Branciforte ?) conte di Bisceglie, Paolo Orsini, Ciccolino de’ Mi-caloti, Gentile da Monterano e Giulio Cesare da Capua, consiglieri, armigeri e capitani del re. — Atti Antonio da Penne not, apost. ed imp. Allegato B: 1409, ind. II, Luglio 4. — Il doge coi suoi consigli creano procuratori del comune di Venezia Nicolò Vitturi, Francesco Cornaro e Francesco da Mosto per negoziare e concludere la cessione di Zara ecc. al detto comune da parte del re Ladislao. Fatto nel palazzo ducale di Venezia. — Testimoni: Giovanni Piumaccio cancel-lier grande ed i notai due. Guglielmo de’ Vincenti e Bernardo di Andalò. — Atti Bernardo degli Argoiosi not. imp. e scriv. due. V. Ljubió, op. cit., V, doc. CLXXIV. 89. — 1409, ind. II, Luglio 9. — c. 97. — Ducale che fa sapere avere la Signoria promesso a Ladislao re di Ungheria e di Napoli che Venezia, per 10 anni da oggi, non darà transito, aiuto o favore immaginabile a chiunque fosse per andare ai danni d’ esso re (v. n. 87 e 90). *Data nel palazzo ducale di Venezia. V. Ljubic, op. cit., V, doc. CLXXVI. 90. — 1409, ind. II, Luglio 9. — c. 97. — Ducale che contiene promessa eguale alla precedente rispetto alle terre della Dalmazia ultimamente cedute dal re Ladislao. 91. — 1409, ind. II, Luglio 25. — c. 96 t.° — Ladislao re di Ungheria e di Napoli ecc. fa sapere: in seguito alla cessione n. 88 ed all’ obbligazione n. 87, ordinò ed ordina a tutti i rettori ed ufficiali da lui dipendenti di non permettere a chichessia 1’ esportazione di grani o vettovaglie dai regi domini per la Dalmazia : e di far prestare malleveria ai padroni e comandanti di navi e legni per 1’ osservanza di tal divieto. Ai veneziani tutti è data facoltà di prendere e depredare le navi dei sudditi regi contrafacienti al detto divieto. Data nel castello dell’ Uovo presso Napoli. V.’ Ljubió, op. cit., V, doc. CLXXXIII. 92. — 1409, ind. II, Agosto 24. — c. 97 t.° — Ducale in cui si dichiara avere i procuratori e commissari del re Ladislao, nominati nel n. 88, dato, giusta il tenore di quel patto, il possesso effettivo dei domini venduti col medesimo al comune di Venezia, e perciò li assolve da ogni ulteriore obbligo relativo. Data nel palazzo ducale di Venezia. V. Ljubic, op. cit., V, doc. CLXXXVI. 93. — 1409, ind. III, Settembre 1. — c. 106. — Benedetto Boni da Bergamo regio giudice ai contratti e Nicolò Nini notaio in Francavilla, attestano che Marco Miani procuratore del doge e del comune di Venezia contò al cav. Bartolameo del