COMMEMORIALI, LIBRO Vili. sole alla Tana e al capitano delle galee di Romania. Procurino che sui legni veneziani non vengano trasportati saracini e tartari e cose loro dai lidi della Crimea e della Tana ai paesi dei turchi. Ciò sia fatto destramente e senza chiasso. Segue nota che della presente fu data copia anche a Leonardo Calbo console alla Tana, il 18 Marzo 1394. 275. — 1388, Gennaio 22. — c. 128 (131) t.° — Il doge di Genova e il suo consiglio, al doge di Venezia. Rispondono a proposta di una campagna marittima contro gli abitanti della Barberia, aderendo, ed offrendo 10 galee. Dicono avere scritto per ottenere il concorso dei baroni di Napoli e dei comuni di Pisa, Lucca, Firenze e Siena (v. n. 276 e 278). Data a Genova. 276. — 1388, Gennaio 22. — c. 128 (131) t.° — Antonio di Credenza cancelliere del comune di Genova, a Bongiovanni de’ Brisari già inviato veneto colà. Accennato alla precedente ; il doge di Genova lodò la missione degli ambasciatori cbe ora si trovano a Ferrara; parla della disposizione di Genova ad una sincera amicizia con Venezia ; la prima vorrebbe conoscere le intenzioni della seconda relativamente alla campagna mentovata nel n. 275. 277. — 1388, Febbraio 28. — c. 150 (133). — Giorgio Strazimir signore di Zenta guarentisce sicurezza e libertà di commercio ai veneziani in Dulcigno e negli altri suoi domini fino a Dagno. Data a Dulcigno. — Scritta da Elia Marino (in dialetto). V. Ljubió, op. cit., IV, doc. CCCLI. 278. — 1388, Marzo 2. — c. 129 (132). — Il doge di Genova ed il suo consiglio, rispondono al doge di Venezia. Il primo di Maggio salperanno da Genova le galee destinate ad unirsi alle 5 che Venezia stabili doversi trovare, il 15 del mese stesso, a Trapani per la campagna mentovata nel n. 275. Partecipano che il solda-no non è ostile a quell’ impresa, nè molesterà i negozianti sudditi dei due comuni ; i timori sparsisi, provennero da false voci emesse da chi aveva interesse a sfruttarli (v. n. 281). Data a Genova. 279. — 1388, Marzo 5. — c. 128 (131) t.° — Promemoria a mastro Pietro de Fresnel consigliere e maître des requèles e a Rodolfo Vontin segretario regio, ambasciatori del re di Francia a Venezia. Sono pregati di procurare la rivocazione, o almeno la sospensione per lungo tempo delle rappresaglie concesse a Raimondo Serallier (v. n. 28) e al signore di Sainte Croix. 280. — 1388, ind. XI, Marzo 18. — c. 137 (140). — In seguito a quanto fu stipulato nel n. 157, Bernardo de Aimor di Barcellona dimorante in Algeri dichiara di avere ricevuto — oltre a due. 1000 avuti già prima dagli inficiali alle rason vec-