doge: michele steno. 340 119. — 1411, ind. IV, Marzo 21. — c. 56 t.° — Ducale simile al n. 70 per 1000 ducati, rata di Febbraio, versati al banco Priuli dal Ruclii (v. n. 117 e 125). 120. — 1411, ind. IV, Marzo 21. — c. 88. — Nicolò de’ Porcellini da Padova dottor di leggi ed arti, vicario a Muggia, Giovanni de’ Filoti, Antonio di ser Giovanni ed Acerbo di ser Pasqualino de’ Baldini, inviati del comune di Muggia, ed Antonio Contarmi, Benedetto Cappello e Lorenzo Donato procuratori del doge e del comune di Venezia, pattuiscono : Muggia si torrà dalla signoria del conte di Or-tenburg e presterà omaggio a Venezia ricevendone armati in quel numero che piacerà al doge, ai quali darà vettovaglie e ogni possibile aiuto contro i nemici di quella. Licenzierà il podestà che vi si trova presentemente, e ne prenderà uno cittadino o suddito di Venezia fino a che la S. Sede avrà provvisto d’un nuovo patriarca la chiesa di Aquileia, nel qual caso Muggia ritornerà al patriarcato. Venezia difenderà Muggia contro chiunque volesse danneggiarla, non vi farà rientrare gli emigranti, ma permetterà stieno ove sono ; conserverà quel comune in tutti i suoi antichi diritti, consuetudini e libertà, ad onore della chiesa di Aquileia (v. n. 118 e 121). Fatto nella cancelleria ducale di Venezia. — Testimoni : Francesco Beaciani, Anastasio Cristiani e Cristoforo de Zeno, notai. — Atti Davino di Antonio de’ Te-daldini not. imp. e scriv. due. 121. — 1411, ind. IV, Marzo 28. — c. c. 89. — Paolo Glagovicer vicepodestà e capitano, e Giovanni del fu ser Agostino, Antonio del fu ser Matteo e Giovanni di ser Nicolò, giudici, coll’ assenso di Ermanno di ser Florio e di Galasso di ser Giannino, anziani del comune di Muggia, e con licenza di quel maggior consiglio, creano procuratori del comune stesso Pasqualino del fu ser Marco degli Ubaldini e Iacopo del fu ser Giovanni, con facoltà di ratificare la convenzione n. 120 (v. n. 122). Fatto nel palazzo del comune di Muggia. — Testimoni : Nerio del fu ser Bonomo, Enrico del fu ser Francesco e Giorgio del fu Domenico, tutti di Muggia. — Atti Zerbo di Pasqualino degli Ubaldini da Muggia not. imp. e cancelliere del detto comune. 122. — 1411, ind. IV, Aprile 2. — c. 89 t.° — I procuratori del comune di Muggia (v. n. 121) approvano e ratificano quanto sta nel n. 120. Fatto in Muggia sotto la loggia comunale. —> Testimoni: Antonio del fu Matteo not. e Giovanni del fu ser Giorgio, ambi di Muggia, e Giovanni Greco publico banditore. — Atti come al n. 121. 123. — 1411, ind. IV, Aprile 13. — c. 173 (172). — Teodoro arcidiacono di Bosnia, procuratore di Sandal supremo voivoda di Bosnia, di Anna vedova del bano Volz sua suocera, e di Caterina moglie e figlia dei suddetti (procura data nel castello di Cluz), cede e vende a Zaccaria Trevisano cav. e dottore in ambe e conte a Zara, e a Pietro Arimondo ivi capitano, quali rappresentanti il comune di Venezia, il castello di Ostrovizza in Croazia col suo territorio, diritti, pertinenze e giurisdizioni, trattene le ville appartenenti a privati, al conte Alessio dipendente dal detto voivoda, a Simone di Detrico da Zara ed a Gabriele di Nosdrogna, ai quali