342 COMMEMORIALI, LIBRO X. Duca detto Zizzo di Napoli, luogotenente del gran camerlengo del regno, procuratore e commissario di Ladislao re d’Ungheria e di Napoli, ducati 20,000 veneti d’ oro, metà della prima rata del pagamento dovuto da Venezia al detto re in forza dell' istrumento n. 88 (v. n. 99). Fatto nella casa del fu Ciccarello di Maso in Francavilla. — Testimoni : Nicolò di Cicco Nicolò Ranallitti (?), Andrea de Angelo, Ciccarello di Iacopo di Francesco, Cicco Nicolò Ranalitti, Giuseppe Panza (?), Giuliano di Iacopo, tutti di Francavilla, Iacopo Dominici di mastro Lippo da Fermo. — Atti del notaio summentovato. V. Ljubió, op. cit., V, doc. CLXXXVI1. 94. — 1409, ind. Ili, Settembre 7. — c. 75 t.° — Patente ducale con cui, ad istanza di Pietro del fu Marino Spano dell’Albania si concede per grazia a costui il fortilizio chiamato Petra, tenuto già da Radicio Humoi, pagando allo stato le relative contribuzioni e tenendosi a disposizione dei rettori veneti di Scutari, ai quali sarà soggetto direttamente con tutti i suoi dipendenti. Data nel palazzo ducale di Venezia. 95. — 1109, ind. Ili, Settembre 21. — c. 78 t.° — Patente ducale con cui si assegna una provvigione vitalizia di 100 ducati d’oro 1’ anno al nobile zaratino Tomaso de Petruccio, che molto contribuì all’ acquisto di Zara per parte di Venezia. V. Ljubió, op. cit., VI, doc. XXI. 96. — 1409, Settembre 23. — c. 76. — Francesco Cornaro a Leonardo Mo-cenigo e agli altri provveditori a Zara. Ricevette lettere di questi ultimi e ducali con un privilegio per 1’ amico. Costui scrive' attendere ambasciatori ungheresi e lusingarsi di buona riuscita delle sue pratiche. Il Cornaro trattò per la consegna delle torri con coloro che le tengono ; mercoledì avrà la orientale ; scrive le condizioni alle quali otterrà quella tenuta da Giovanni Missig cav. che descrive per uomo potente, ed al quale promise, impossessatasi Venezia di Sebenico, 150 ducati d’ annua provvisione. Offrì provvigioni annuali di lire 400 a Giovanni Naplavig ed a Giovanni Tavilig, e di lire 525 a 4 altri. Chiede aiuti d’ armati e di oggetti necessari, dicendo che il provveditore Fantino Michele ha la nota relativa. Invitò i nobili che stavano nelle torri di Sebenico a recarsi a Zara o a Venezia, assicurandoli che sarebbe loro fornito il vitto ; chiede che a costoro siano fatte restituire certe lor cose. Seguono annotazioni che furono accordate annue provvigioni : a Giovanni Missig come sopra ; a Giorgio Bolcovig, uno dei 4 suaccennati, come sopra ; il 27 Marzo 1416, a Giovanni Tavilig come sopra; il 15 Aprile 1418, a Florio Tavilig, uno dei 4, lire 150; il 30 Marzo 1419 a Radichio Sisgorich altro dei 4, lire 150; 1’ 8 Agosto 1419 fu stabilito che la decorrenza di queste e d’ altre simili pensioni sia dal giorno dell’ acquisto di Sebenico. V. Ljubió, op. cit., VI, doc. XXII. 1409, Ottobre 4. — V. 1408, Agosto 9, n. 79.