DOGE : MICHELE STENO. 335 agli arbitri da Ingo Grimaldi e Prospero Rovello detto di Unada (Ovada?) procuratori del comune di Genova, con cui combattono le dimande del rappresentante il comune di Venezia. Allegato E: 1407, ind. XIV, Giugno 8. — Bartolameo Nani procuratore del doge e del comune di Venezia, ed i procuratori del governatore e del comune di Genova citati nell’ allegato C, in virtù di articoli della pace di Torino, che riferiscono, relativi ai modi di sottoporre ad arbitri le questioni vertenti fra i due comuni, ed in seguito al n. 19, stante la non riuscita dell’ arbitrato di Firenze per non avere quel comune voluto accettare 1’ ufficio di quinto arbitro, eleggono a definitivo giudice Amedeo (Vili) conte di Savoia, e promettono di stare alla sua sentenza. Le parti manderanno ad esso i loro procuratori per discutere la causa prima del 25 Marzo venturo, ed osserveranno tutto ciò sotto pena di 20,000 ducati. Fatto in Genova nella gran sala nuova del palazzo del comune. — Testimoni: Sebastiano di Negro, Giorgio Granello, Pietro Spinola del fu Baldassare e Simone del fu Marco Imperiali, genovesi. — Atti Antonio del fu Corrado de Credenza not. imp. e cancelliere del comune di Genova, e Francesco Beaciani scriv. due. di Venezia. Allegato F : 1408, ind. I, Febbraio 24. — Il doge coi suoi consigli crea procuratori del comune di Venezia Paolo Zane e Barbone Morosini, quali ambasciatori solenni, e Iacopo de’ Fabris da Verona dottor di leggi ed Alberto da Pietra Rossa licenziato in giure civile, quali avvocati, per rappresentare il detto comune in qualsiasi causa, e specialmente davanti al conte di Savoia per la definizione delle questioni con Genova. Fatto nel palazzo ducale di Venezia. — Testimoni: Giovanni Piumaccio canc. grande, ed i not. due. Bernardo di Andalò, Antonio Piumaccio e Francesco della Sega. — Atti Gasparino del fu Pietro de’ Merlati da Grado e Francesco Beaciani scrivani ducali. Allegato G: 1408, ind. XV, Marzo 14. — Il cav. Ugo Cholet luogotenente del regio governatore, e Stefano Cattaneo priore, Francesco di Claritea, Pietro del Fie-sco, Cristoforo Giudice, Giovanni de Samguen (di Sanguineto) del fu Stefano, Bartolameo Spinola di Lucoli, Antonio di Allegro e Giannotto Gentile componenti il consiglio degli anziani del comune di Genova, creano procuratori del comune stesso i nobili dottori di leggi Domenico Imperiale e Bartolameo del Bosco, per difendere le ragioni d’ esso comune davanti al conte di Savoia nella causa da decidersi come nell’ allegato E, e per fare quanto sarà richiesto dalla tutela dei diritti di Genova. Fatto nella stanza della terrazza del palazzo regio in Genova. — Testimoni : Bartolameo de’ Mari del fu Montano, Andrea del fu Andalò Maruffo ed Aldobrando da Cremona cancelliere del comune di Genova. — Atti Antonio del fu Corrado de Credenza. 1408, Agosto 9. — V. 1408, Novembre 7, n. 81. 1408, Agosto 17. — V. 1408, Novembre 7, n. 81. 80. — 1408, ind. I, Agosto 20. — c. 62. — Marco Dandolo, Bosso Marino, Zaccaria Barbaro e Marino Landò procuratori del doge e del comune di Venezia,