DOGE: michele STENO. Sisgorich, Lorenzo Lignicich, Paolo Pontili, Giorgio Ladoslafrich, Nicolò Petrovich, Nicola Ratcavich, Simone Norcich, Pietro protomastro. Lorenzo Bora, cittadini di Sebenico estrìnseci, per se e Agli loro, dall’ altra, concludono una convenzione in cui si pattuiscono : la remissione delle offese fattesi scambievolmente dal 20 Agosto 1409 in poi; le pene per coloro che offendessero con parole o fatti individui di parte avversa, o cospirassero per offenderli; la restituzione agli estrìnseci dei loro beni in città, con norme circa quelli che fossero stati venduti per debiti dei loro proprietari, e circa quelli che fossero stati dati in deposito ad intrinseci e che questi avessero trattenuti per se ; e viceversa pei depositi confidati ad estrinseci; l’osservanza delle sentenze e disposizioni dei capitani reggenti durante la guerra, relative a beni dal comune, e nominatamente quella contro i Dragoievich; l’annullamento di tutti i privilegi che una delle parti avesse ottenuto contro 1’ altra da qualsiasi principe o comune ; il pagamento da parte del comune delle cedole fatte dai rettori durante la guerra ; il bando perpetuo da Sebenico di tutti i Dragoievich e la consegna di ogni loro avere e diritto a Giovanni Missich cav., Luca di Stanzio, Rateo Goicich, Maladino Radoi, e Radoslavo Sisgorich, i quali ne distribuiscano il ricavato dalla vendita ai danneggiati d’ambe le parti, nè possa tal disposizione essere abrogata sotto pena del capo al proponente la revocazione ; se i rettori veneti contrafaranno a tali disposizioni, nelle quali non devono immischiarsi, la Signoria provve-derà ; le sentenze ed i provvedimenti emanati dai capitani durante la guerra siano validi, e cosi pure quelli degli esaminatori e dei giudici dei campi; gli ufficiali nominati in quel periodo siano revocati e rielettine di nuovi ; si provvede per certi crediti di Nicolò Beilisa di Spalato verso Gio. Tavilich suo concittadino e Giovanni Gavario di S. Angelo in Vado, per affari commerciali, nei quali entrarono Antonio e Nicolò Mauri ed il comune di Sebenico ; così pure per possessioni di Nicolò di Teodosio, state già di Francesco conte di Ostrusaz e vendute ad Antonio Mauri e a Dismano Slavogostich ; le 25 famiglie nuovamente ammesse al diritto di entrare in consiglio continuino a godere di tal prerogativa ; non abbiano effetto le obbligazioni per cessione di beni del comune fatte dagli estrinseci; la prescrizione di istrumenti notarili avvenuta durante la guerra non abbia effetto; tutti gli uomini di Sebenico d’ ambi i partiti giurino solennemente davanti a Leonardo Mocenigo capitano in Golfo e a Zaccaria Trevisano provveditore in quella città l'osservanza del presente ; i futuri conti e rettori in quella città prestino al loro entrare in carica egual giuramento ; saranno inviati a Venezia quattro ambasciatori onde ottenere 1’ approvazione del presente (v. n. 172). Fatto nel palazzo publico di Sebenico, essendovi rettori Giovanni Missich, Luca Cosicich, Marco Schiulcich e Davide Sfistich. 172. — 1412, ind. VI, Dicembre 30. — c. 143 t.° — Domande fatte (in vol-gpre) da ambasciatori del comune di Sebenico, e risposte date loro dalla Signoria, colle quali questa : promette di scrivere al capitano in Golfo ed al rettore di quella città, onde colle navi che hanno a disposizione diano ogni possibile aiuto a quei cittadini per impossessarsi di Traù e ridurla sotto il dominio veneto com’ essi offerivano. A suo tempo si potrà prendere in considerazione 1’ esposto circa 1’ op-