DOGE : ANTONIO VENIERO. 197 310. — 1388, Dicembre 22. — c. 141 (144) t.° — Annotazione di giuramento simile al n. 302, prestato da Nicolò del fu Leonardo, da Carlo del fu Nicolò di Fos-salonga e da Enrichetto del fu Bagnolese procuratori del comune di Motta (procura in atti di Desiderato Lucio e di Giovanni de’ Drabani da Feltre). Fatto in Motta sotto la loggia del comune. — Testimoni: Antonio di Giovanni de’ Bracci da Feletto, Domenico da Siena marescalco, Cambio del fu Morando da Cesalto, Bonomo del fu Gregorio de Colle di Ceneda e Guecellone de Grandonio. 311. — 1388, ind. XI, Dicembre 26. — c. 141 (144) t.° — Annotazione di giuramento simile al n. 302, prestato da Comparino, Basso e Bartolameo procuratori del comune di Gordignano. Fatto nella rocca di Cordignano. — Testimoni : Giovanni del fu Pietro Carretta, Gaspare del fu Lanzerotto da Serravalle, Grasso del fu Giovanni da Faenza, Giov. del fu Francesco de’ Medici da Milano e Bartolo del fu Guidolino de’ Polesi. 312. — 1388, Dicembre 29. — c. 141 (144) t.° — Annotazione di giuramento simile al n. 302, prestato da Guecellone del fu Antonio Brasadolo di Monfumo e da Pasolino del fu Monuccio Maestri (o di mastro Monuccio) pellicciaio, procuratori del comune di Asolo (procura in atti di Antonio del fu Iacopo da Grispignaga). Fatto sulla piazza di Asolo. — Testimoni: Bonifacino del fu Nicolò, Calamu-sono, Gaspare da Serravalle e Guecellone de Grandonio. 313. — 1388. — c. 139 (142). — Guglielmo Raxac di Maiorca, per sè e procuratore come al n. 178, dichiara di avere avuto in due volte dalla veneta Signoria, in forza di quell'¡strumento, 1250 ducati; chiede al doge il saldo dovutogli di ducati 1750, protestando per le spese e fatiche eh’ ebbe a durare finora invano per conseguirlo, e minacciando di usare altrimenti dei diritti a cui aveva rinunziato nel documento predetto (v. n. 373). Il doge risponde : non accettare la protesta ; se il querelante non potè conseguire il saldo reclamato, ciò si deve al non essersi adempito il patto della tacita-zione generale per parte del re d’Aragona ; imiti il Raxac gli altri sudditi di quel sovrano, che potendo vantare pretese consimili noi fecero e si accomodarono; Venezia pagherà quanto deve tosto adempite per parte del petente le condizioni del contratto. Atti dei notai Guglielmo de’ Vincenti e Giovanni Piumaccio. 314. — (1389), Gennaio 1. — c. 141 (144) t.° — Annotazione di giuramento simile al n. 302, prestato dai procuratori del comune di Castelfranco, Bartolameo Bainio, Rolando del fu Girardino e Salomone detto Nuzio del fu Michele. Fatto in Castelfranco. — Testimoni : Barnaba Tempesta, Iacopo di Almerico, Iacopino de Lariolo e Leonardo Reniero da Venezia. 315. — 1389, ind. XII, Gennaio 2. — c. 141 (144) t.° — Annotazione di giuramento simile al n. 302, prestato dai procuratori del comune di Noale, Artusio del