DOGE : ANTONIO VENIERO. 271 167. — (1399), Settembre 17. — c. 96 t.° — Riccardo II re d’Inghilterra fa sapere ai suoi ufficiali e sudditi : ad istanza di Andrea Zane capitano e di Iacopo Dandolo patrono di due galee ancorate nel porto di Londra, accordò ad essi e a tutti gli altri veneziani ampio salvocondotto per l’intiero regno, purché paghino i consueti diritti. Esposte altre minori concessioni, ordina a tutti di osservare ed eseguire quanto sta nel presente, che sarà valevole per dieci anni. Dato a Westminster, a. 23 del regno. — Controfirmato Walter. V. R. Brown, Calendar of state papers ecc., I, u. 130. 168. — 1399, Settembre 23. — c. 93. — Gian Galeazzo duca di Milano, conte di Pavia, d’Anghiera e di Virtù, al doge. Acconsentì alla conclusione della tregua n. 109, solo perchè i plenipotenziari veneti Pietro Emo e Michele Steno gli fecero sperare una pronta pace, per ottener la quale tenne invano a lungo suoi inviati a Venezia ; ma le proposizioni che questa persiste a fare, non sono per lui accettabili. Chiede : se abbia a richiamare gl’inviati stessi ; se Venezia voglia osservare la lega già contratta con lui, eh’ è dispostissimo a rinnovarla ; se finalmente essa voglia la pace davvero (v. n. 174). Data a Pavia. 169. — (1399), Settembre 30. — c. 97 t.° — Bolla piccola di Bonifacio IX papa al doge ed al comune di Venezia. Concede facoltà per 25 anni, dal Maggio venturo, di fare il commercio marittimo con Alessandria e cogli altri paesi del sol-dano di Babilonia, eccettuate le solite merci proibite, e colla prestazione del consueto giuramento. Data a Roma presso S. Pietro, a. 10 del pont. (II hai. Od.). 170. — (1399), Ottobre 4. — c. 93. — Enrico (IV) re d’Inghilterra e di Francia risponde a lettere del doge, dichiarando che i veneziani saranno bene accolti e trattati al pari de’ suoi sudditi ne’ regi domini. Data a Londra. 171. — 1399, Dicembre 5. — c. 95. — Nicojò marchese d’Este risponde a lettere ducali, dicendo che eseguirà quanto gli fu chiesto a favore di Nicolò Rana da Loreo. Data a Ferrara. 172. — 1399, ind. VII, Dicembre 27. — c. 88 t.° — Nicolò marchese d’ Este, alla presenza di Iacopo de’ Gerardini da Firenze podestà di Ferrara, sedente in tribunale e fungente da curatore d’esso marchese, presenti ed assenzienti Guido del fu Giovanni de’ Matafari da Zara, Gerardo del fu Salvatico Boiardo, Nicolò del fu Elia de’ Constabili, Iacopo del fu Albertino de’ Giocoli, Bartolameo del fu Tomaso Fontana, Nicolò del fu Pietro del Fabbro, Guglielmo del fu Pietro da Curta-rolo e Mezzoconte del fu Ottonello ambi dottori di Padova, rappresentanti il consiglio di reggenza d’esso marchese da una parte, e Francesco da Pescia dottor di