72	COMMEMORIALI, LIBRO VII.
    425.	— 1368, Maggio 19. — c. 95 (92). — Pietro I re di Cipro fa sapere : Nell’ anno decorso stipulò un trattato di pace con Omar-el-Seyffi e Nassar-el-Din Mohammed Craia plenipotenziari del soldano d’Egitto, ma costui non volle ratificarlo. Mentre poi esso re trovavasi a Roma per organizzare una nuova spedizione contro i Saraceni, Nicolò Faliero e Francesco Bembo ambasciatori veneti, e Da-gnano Cattaneo e Pietro Raccanelli genovesi, si offrirono mediatori, in nome dei loro mandanti, per far accettare dal principe infedele il detto trattato. A ciò assentendo, esso re conferisce ai quattro ambasciatori i necessari poteri. Il trattato conteneva condizioni relative : alla istituzione di consolati cipriotti nei domini del soldano ed alla relativa giurisdizione ; al commercio dei cipriotti nei domini medesimi ; alle liti fra cipriotti e saraceni ; al trattamento dei sudditi regi naufragati nelle acque del soldano ; al commercio ed ai contrabbandi dei saracini in Cipro ; al trattamento dei sudditi d’una delle parti debitori insolventi di quelli dell’altra; all’obbligo del soldano di negare ricetto e soccorsi nelle proprie terre a turchi guer-reggianti contro Cipro ; ai provvedimenti da prendersi dalle parti, a vantaggio reciproco, contro turchi e pirati che volessero danneggiarle ; al trattamento delle persone della regia corte che visitano la Terrasanta ; al sottoporre all’ arbitrato dei comuni di Genova e Venezia e dei Catalani d’Oriente le differenze che sorgessero fra i contraenti ; al preavviso d’un anno da darsi dalla parte che volesse far guerra all’ altra ; alla partecipazione al presente in tutto e per tutto della religione di Rodi.
—	Munito del regio gran sigillo (v. n. 426).
    Dato a Roma. — Testimoni : Iacopo de Nores turcopliere regio, Simone de Tinori maresciallo di Gerusalemme, Filippo di Maisières r. cancelliere, Pietro Maro-celli r. ciambellano, Giovanni Monstri r. camerlengo, e mastro Guido da Bagnolo consigliere del re.
     V. Mas Latrie, Histoire de Vile de Chypre, II, 291.
     426.	— 1368, Maggio 20. — c. 97 (94) t.° — Pietro I re di Cipro fa sapere : In seguito alle esortazioni del papa ed agli uffici degli ambasciatori di Genova e Venezia (v. n. 425), accetta la mediazione di questi due comuni, e li autorizza a trattare un accordo fra esso re ed il soldano di Babilonia sulle seguenti basi : mantenimento dei suoi diritti sul regno di Gerusalemme ; gli ambasciatori genovesi Cas-siano Cigala e Paolo Giustiniani, e quelli che destinerà Venezia, procureranno di ottenere dal soldano la conferma delle condizioni contenute nel n. 425, e special-mente una riduzione dei dazi pagati dai cipriotti ; restituzione dei prigionieri d’ambe le parti ; libera pratica dei regi sudditi nelle terre del soldano ; permesso annuale di visitare la Terrasanta a 50 persone della reai corte ; compenso per le spese di guerra cagionate dal soldano col negare la ratifica come nel n. 425, e fatte special-mente nelle spedizioni di Laiazzo e di Tripoli; conferma dei privilegi, già accordati dal soldano, relativi ai loro consoli, al commercio, alla navigazione e al han o fondaco in Alessandria dei cipriotti ; inclusione della religione di Rodi nella pace. Raccomanda poi di favorire le negoziazioni eventualmente iniziate col soldano in nome d’esso re dal principe d’Antiochia suo fratello. — Munita del gran sigillo (v. n. 434).
     Data a Roma. — Testimoni come nel n. 425. v. Mas Latrie, op. cit., Il, 302.