DOGE : ANTONIO VENIERO. 107 170. — 1384, ind. VII, Gennaio 11 (m. v.). — c. 86 (89). — Fabiano, già famigliare del defunto Budislao del fu Gregorio Curiachi conte di Corbavia — procuratore di Elena vedova d’esso Budislao e tutrice dell’ unico suo figlio Nicolò erede universale del proprio padre (procura in atti di Nicolò del fu Cristoforo arcidiacono di Valko nella chiesa di Cinquechiese, fatta in Buda regnando Maria regina d’Ungheria ecc., e presentata ai giudici di petizione dal not. ducale Pietro della Costa ; certificato di eredità emanato dalla regina Elisabetta d’Ungheria, presentato dal not. ducale Bonifacio da Carpi) — comparso davanti a Nicolò Vallaresso, Gabriele Dandolo e Simeone Dalmario, presentò querela contro gli ufficiali al frumento, rappresentati da Rinuccio Vitturi e Giovanni Suriano, chiede la restituzione della parte spettante a Nicolò d’un deposito di 2000 ducati, fatto già dal conte Gregorio avo di Nicolò presso i detti ufficiali, cogl’ interessi arretrati, dei quali dimostra l’ammontare. Nella sua petizione, dice spettare la metà del deposito a Gregorio fratello di Budislao predetto, e nomina i nobili Cristoforo del fu Francesco de’ Livesi di Zara ed Angelo del fu Miligosto da Nona. I predetti giudici, uditi gli ufficiali al frumento, decidono doversi assegnare a Nicolò predetto, per la metà a lui spettante, ducati 3750, valutati gl’ interessi fino al 1 Novembre passato. Fatto in Rialto. — Testimoni : Nicolò di Lorenzo e Giannone banditori. — Antonio de’ Bellancini not. veneto e scriv. dei giudici di petizione, autentica la copia. Segue nota, che il 9 Febbraio Benedetto Altieri gastaldo ducale pagò, per conto degli ufficiali al frumento, 1050 ducati al detto Fabiano. V. Ljubió, op. cit., IV, doc. CCLXXXVIII. — Mon. Ilung. hist., Ada ext., II, n. 287. 171. — 1384, Gennaio 14. — c. 85 (88) t.° — Corrado di Rotenstein capitano generale in Treviso, al doge. Un prussiano delle sue truppe, andato con tre compagni a scorrere il territorio nemico, fece presso Mirano 4 prigionieri ; nel ritorno la comitiva fu inseguita dai nemici fin dentro i confini veneziani, ed ivi fu ucciso uno dei compagni del prussiano e ferito un altro. Chiede che Venezia provveda alla neutralità del proprio territorio, e al risarcimento dei danni a chi di ragione (v. n. 172). Data a Treviso. 172. — (1384), ind. VII, Gennaio 15. — c. 85 (88) t.° — Andrea Loredano podestà e capitano a Mestre, risponde a lettere ducali. Il meriga di Martellago gli riferì, che nello scorso martedì 4 armati di Noale perseguitarono sul territorio di Venezia tre tedeschi delle truppe del Trivigiano con due prigionieri fatti dagli ultimi, uno dei quali tedeschi mori, il secondo fu ferito, il terzo fuggi. Espone le disposizioni prese ; dice che mandò il medico e il proprio notaio per istruire processo, ed invia la deposizione del ferito. Scrisse al podestà di Noale lagnandosi del fatto e chiedendo giustizia (v. n. 171). Data a Mestre. 173. — 1384, Febbraio 4. — c. 80 (89) t.° — Il marchese d’Este, al doge. Accredita Andrea di Fiorano suo cancelliere e segretario quale inviato presso la Signoria.