76 COMMEMORI ALI, LIBRO VII. Francesco del fu Mosè Giustiniani, Marino Memmo, Marino Avonale e Bertuccio Loredano. V. Zendbini, Memorie storiche .... delle Lagune di Venezia, I, 53. 449. — 1368, ind. VII, Settembre 5. — c. 91 (88). — Tre annotazioni come al n. 441, per Stefano dalla Fornace, per Pellegrino del fu Michele del Muro taglia-pietra e per Rinaldo Magnano abitante a Chioggia. 450. — 1368, ind. VII, Settembre 5. — c. 92 (89). — Annotazione che fu rilasciato privilegio simile al n. 424, ad Aleardo figlio di mastro Tomaso da Ferrara. 451. — 1368, ind. VI, Settembre 17. — c. 104 (101). — Lodovico Faliero procuratore del comune di Venezia, dichiara a Francesco de’ Bonomi ed Andrea Ba-seggio giudici rappresentanti il comune di Trieste (assente Ettore de Canciano loro collega), di ripetere ad essi quanto aveva domandato a quel consiglio maggiore ; che sia cioè accettato il vessillo di S. Marco, giurata fedeltà perpetua a Venezia, e ratificato il trattato concluso da quest’ultima coi procuratori triestini. I due giudici rispondono aver Trieste inviato suoi ambasciatori a Venezia ; non poter prendere alcuna determinazione fino al loro ritorno ; non voler accettare il vessillo. Il Faliero protesta pei diritti di Venezia e per le penalità in cui fosse incorsa Trieste in seguito a tale risposta. Odorico de Prebissa procuratore del comune di Trieste, dichiara di non poter assentire alla protesta. Fatto nella sala del consiglio maggiore di Trieste. — Testimoni: Agostino de Tefanio, Rizzardo di Bonomo, Bartolameo Botez, Nicolò Glemon, Giovanni del Bruno not., tutti di Trieste, Checco Mozo e Cristoforo Rizzo veneziani. — Atti Giovanni del fu Bertuccio Vido not. imp. e scriv. ducale. V. Archivio storico per Trieste, V Istria ed il Trentino, voi. I, 49. 452. — 1368, ind. VI, Settembre 23. — c. 103 (100). — Leonardo de’ Caro-nelli procuratore del doge, del comune di Venezia e dei patroni ed armatori delle navi infrascritte, presentatosi a Vittore Morosini canonico, ed ai preti Tomaso da Forlì ed Antonio mansionari della chiesa di Castello, assente il vescovo Paolo, e mancando il suo vicario, protesta per tale mancanza, e dichiara con giuramento che le 4 galee ora in partenza, sotto il comando di Marco Giustiniani, verso i paesi del soldano di Babilonia, non portano merci vietate dalla bolla di licenza (v. n. 351). Tale protesta e giuramento son ripetuti dentro e fuori del palazzo vescovile (v. n. 453). Fatto nell’abitazione del Morosini suddetto a Castello. — Testimoni : Leonardo del fu Giovanni speziale a S. Maria Formosa, Angelo del fu Fulcherio Pensabene da Cremona notaio, Nicolò del fu Maffeo Saguro. — Atti Bartolameo da Gallarate notaio imperiale e scrivano ducale. 453. — 1368, ind. VI, Settembre 24. — c. 103 (100) t.° — Leonardo de’ Ca-ronelli procuratore come al n. 452, comparso davanti a Francesco patriarca di Grado, dichiara d’avere, in omaggio alle prescrizioni papali, fatto quanto sta nel