DOGE : ANTONIO TENTERÒ. 199 321. — 1389, inri. XII, Luglio 14. — c. 142 (145). — Il conte di Virtù signore di Milano e vicario imperiale, decreta che i suoi ufficiali, ad ogni richiesta dei magistrati veneti, arrestino tutti i delinquenti che dai domini di Venezia riparassero in quelli d’ esso conte, e dell’ arresto diano notizia ai magistrati predetti, tenendo i rei sotto buona custodia. Data a Milano. 322. — 1389, Luglio 27. — c. 137 (140) t.° — Elenco dei documenti (contenuti in un sacco) depositati, per ordine della Signoria, nella Procuratia de supra dal cancellier grande Rafiaino de’ Caresini. Essi erano : Sindicato del re d’Ungheria per trattar la pace. Tre esemplari della pace di Torino. Convenzione con ambasciatori ungheresi di non poter convenire sinché la Chiesa non sia riunita. Patente declaratoria del conte di Savoia, relativa ad infrazione della pace di Torino. Simile relativa all’obbligo di Venezia di aiutare (i Genovesi?) contro Caloianni imperatore di Costantinopoli. Ratificazione della pace di Torino per parte del re d’Ungheria. Ratificazione per parte dello stesso re di promessa fatta dai vescovi di Cin-quechiese e Zagabria di non mover lite super iuribus bucarum finché la chiesa è lacerata da scisma. Quitanza del sovrano stesso relativa a Cattaro. Simile per la prima annualità pagatagli da Venezia. 323. — 1389, Luglio 27. — c. 138 (141). — Elenco simile al precedente (sacco II) : Giuramento prestato dalle regine d’Ungheria a Saraceno Dandolo ambasciatore veneto per l’osservanza della pace. Convenzione stipulata con Genova da Leonardo Dandolo cav. procur. e Pietro Emo ambasciatori veneti, circa la demolizione di Tenedo e l’assoluzione dei fiorentini dalla prestata malleveria. Attestazione del commissario genovese sulla demolizione di Tenedo. Protesta del medesimo circa la demolizione stessa. Ratificazione della pace di Torino, fatta da Genova. Ratificazione della detta pace. Compromesso relativo alle questioni col patriarca di Aquileia circa i diritti dell’ Istria. Procura del comune di Padova per l’elezione del marchese d’Este a giudice in questione di confini. Procura simile, e per la ratificazione del compromesso. Procura del signore di Padova e di suo figlio per ricevere la ratificazione della pace. Simile del comune di Padova.