44 COMMEMORIALI, LIBRO VII. 237. — 1365, ind. IV, Settembre 27. — c. 55 (51) t.° — Annotazione come al n. 221 per Miniato Moriani da Firenze. 238. — 1365, ind. IV, Settembre 27. — c. 56 (52). — Annotazione che Alberto bottaio da Treviso ebbe privilegio come il n. 231. 239. — 1365, ind. IV, (Settembre *) 27. — c. 57 (53) t.° — Privilegio di cittadinanza interna ed esterna per nascita e dimora di 18 anni, concesso a Tomaso di Iacopo Nardi. Segue nota che simile privilegio fu rilasciato a Marco Turchi. (*) Così nel voi. XXXI, c. 119 t.° dei Misti del Senato. 240. — 1365, ind. IV, Settembre 30. — c. 57 (53). — Privilegio di cittadinanza interna per nascita e dimora di 12 anni, concesso a Domenico figlio di Giovanni Bartola. 241. — (1365), ind. IV, Ottobre 2. — c. 59 (55). — La regina di Napoli al doge. Ringraziando declina l’offertale mediazione di Venezia per una pace col re di Sicilia, la qual pace potrà essere accettata a tempo più opportuno. Data in Aversa. 242. — 1365, ind. IV, Ottobre 16. — c. 59 (55). — Privilegio di cittadinanza interna ed esterna per nascita e continua abitazione a Bartolomeo de’ Brunelli oriundo di Firenze. 243. — 1365, Ottobre 17. — c. 58 (54) t.° — Privilegio di cittadinanza interna per dimora di 15 anni, concesso a Tommaso Sanozio da Lucca. 1365, Ottobre 19. — v. n. 332. 244. — 1365, (Ottobre 28). — c. 59 (55). — Stefano detto Ferco o Ferto mastro dei cittadini, il giudice e i giurati di Cittanova, al doge. Chiedono la liberazione di Enrico servitore del loro concittadino Giovanni Paduer, tenuto prigione già da tre anni in Treviso. Data nel giorno de' SS. Simone e Giuda. 245. — 1365, ind. IV, Ottobre. — c. 29 (25) t.° — Annotazione che furono condotti per militare in Candia ai servigi di Venezia, alle condizioni dette nel n. 112, con poche modificazioni che si riferiscono : Iacopo Secalco, Astolfo da Trieste, Riz-zolino degli Azzoni e Guecellone da Fossalta, connestabili equestri. 246. — 1365, ind. IV, Novembre 15. — c. 57 (53) t.° — Annotazione di privilegio simile al n. 239 rilasciato a Donato del fu Sandro Cossi.