00 COMMEMORIALI, LIBRO VII. dizioni che seguono : la concessione potrà essere sempre revocata dal comune di Venezia; i vescovi manterranno navigabili i detti fiumi; non potranno alienare quelle acque, ma solo affittarle ; il gastaldo di Cittanuova dovrà essere confermato dal doge ; il vescovo, il detto gastaldo e tutti gli ufficiali di quella terra riconosceranno la supremazia temporale del doge ; per la riferita concessione il vescovo pagherà ogn’ anno a Natale 25 paia di uccelli protobonarum dai piedi rossi, restando ferme le consuete regalie. Data nel palazzo ducale di Venezia. — Sottoscritta dal doge, dal vescovo suddetto e dai consiglieri : Ermolao Dalmario, Pietro Steno, Francesco Morosini, Marco Delfino, Paolo Querini e Francesco Bragadino. — Atti Raffaino de’ Caresini can-cellier grande. 344. — 1367, ind. V, Aprile 10. — c. 72 (69). — Privilegio di cittadinanza interna ed esterna accordato per benemerenza a Giovanni Pandopoli da Negro-ponte. 345. — (1367), ind. V, Aprile 17. — c. 77 (74). — Giovanni de’ Conti doge di Pisa, risponde a quello di Venezia d’aver dato ordini perchè le galee venete che vanno incontro al papa siano bene accolte e fornite di tutto il bisognevole nei porti e nelle acque di Pisa. Dato a Pisa. 346. — (1367), Aprile 19. — c. 84 (81). — Galeazzo Visconti al doge ed al comune di Venezia. Chiede che la signoria raccomandi ai mercanti veneziani di assistere il di lui ambasciatore Pietro da Castiglione (v. n. 320) e di fornirgli il danaro di cui avesse bisogno, del quale promette il rimborso. Ringrazia per le cortesie usate al detto Pietro nel suo partir da Venezia cogli ambasciatori del soldano. Data a Pavia. 347. — 1367, ind. V, Aprile 28. — c. 79 (76) t.° — Il consiglio maggiore di Perugia, convocato per ordine dei nob. cav. Primerano da Collegarli podestà ed Ubaldino de’ Malvolti da Bologna capitano del popolo, e dei priori delle arti, sotto la presidenza di Michele da Samminiato vicario del primo e di Iacopo da Bologna vicario del secondo, crea procuratore del comune Ercolano di Pietro con facoltà di stipulare quanto sta nel n. 358 (v. n. 354). Fatto nel palazzo comunale di Perugia. — Testimoni : Ventura di Giorgio, Maggiolo Vanelli, Orsuccio di Vanni perugini e Antonio Malucci da Fermo. — Atti Nicolò di Giovanni da Perugia notaio imperiale. 348. — (1367), ind. V, Aprile 30. — c. 80 (77). — I priori delle arti del comune di Perugia accreditano Ercolano del signor Pietro quale loro inviato presso il doge (v. n. 347). Data a Perugia.