364 COMMEMORIAI.I, LIBRO X. portunità rii fortificare Scardona per rintuzzare le offese di quelli di Ostrovizza e del conte Giovanni di Cettigne, e per difender meglio Sebenico, Zara e Vrana ; intanto si ringraziano delle offerte. Non si può corrispondere intieramente alla preghiera di liberare i cinque ambasciatori sibinicensi prigionieri del re d’Ungheria in Zagabria ; Venezia non ha altrettanti prigionieri ungheresi per lo scambio, ma mette a disposizione del comune di Sebenico e di chi n’ha interesse i due che soli possiede. Avute informazioni sui danni dati dal conte Giovanni ai sibinicensi, la Signoria provvederà al loro risarcimento coi danari che il detto conte tiene in Venezia. La medesima®assegna,"in compenso dei danni patiti, lire 100 per ciascuno sui redditi di Sebenico ai 7 capitani che negoziarono col capitano in Golfo e col provveditore Albano Contarini, cioè a Luca Cosicich, Luca Schiavicevich, Marco Sculcich, Marco Ferro, Maladino di Radoi, Dessa di Iacopo e Ratico Gogcich. E ratificata la convenzione allegata al n. 171. Non potendosi ora concedere esportazione di legnami senza dazio da Venezia, pel ristauro delle case rovinate di Sebenico, si farà tal concessione appena si potrà. Saranno pagate le sovvenzioni promesse dalla Signoria ai sibinicensi. Questa non si tiene obbligata a mantenere le promesse fatte come nel n. 96 a Giovanni Tavilich e a Giovanni Naplavich, non essendo stati essi che diedero Sebenico ai veneziani, come' avevano promesso. Si procurerà che fra’ Simeone da Sebenico sia nominato provinciale dell’ordine di S. Domenico in Dalmazia. La signoria decreterà che nè il duca <*) di Spalato nè altri per lui possa esercitare azione sui beni che Dessa di Iacopo da Spalato (uno dei principali del partito veneziano in Sebenico) ed i suoi mallevadori tengono nei domini veneti ; se poi Spalato verrà in potere di Venezia, Dessa sarà redintegrato nelle sue proprietà. Si darà una galeotta onde imbarcarvi con soldo e vitto, sotto il comando di Lucca Cosicich, alcuni facinorosi, perchè non abbiano motivo di recarsi in aiuto di quelli di Traù (v. n. 174). (*) Il testo qui e nel nino. 174 parla di un Duca Spaleti; è la voce Duca un nome proprio personale, o il titolo del rettore ungherese in quella città? 173. — 1412, ind. VI, Dicembre 30. — c. 145 t.° — Patente ducale che assegna provvigione annua di 300 due. d’oro a Luca di Stanzio Cosicich nobile di Sebenico, per aver esso grandemente contribuito alla sottomissione di quella città a Venezia (v. n. 172). Data nel palazzo ducale di Venezia. 174. — 1412, ind. VI, Dicembre 30. — c. 145 t.° — Ducale a tutti i rappresentanti ed ufficiali veneti. Avendo il duca di Spalato (v. nota al n. 172) imprigionato Dessa di Jacopo ivi cittadino, sequestratine i beni, e rilasciatolo poi dietro malleveria di alcuni cittadini di Sebenico, ed essendosi il medesimo Dessa reso benemerito di Venezia nell’ acquisto di quest’ ultima città, il doge, in seguito ad impegni già presi da Leonardo Mocenigo capitano in golfo e da Albano Contarini provveditore a Sebenico, ordina che nessuno dia seguito ad atti esecutivi promossi dal detto duca o da altri per lui contro Dessa suddetto, i suoi mallevadori e i loro beni ovunque posti nei domini veneti (vedi n. 172). Fa poi sapere d’ aver promesso