DOGE : MARCO CORNARO. 59 336. — s. d. (1367, Febbraio). — c. 81 (78). — Petizione di Beatrice consanguinea di Pietro e Sacchetto della Campagnola. Rimasta spoglia, coi suoi parenti, d’ogni fortuna, chiede d’essere fatta partecipe nell’ assegnazione dei danari mentovati nei numeri precedenti. Segue nota che la decisione relativa agli accennati danari fu rimessa al consiglio minore (v. n. 329 e 335). 337. — 1367, Marzo 5. — c. 77 (74). — Lodovico re d’Ungheria al doge. Ringrazia per l’offerta di due corpi di galee; manderà a chiederli tosto che ne avrà bisogno. Data a Vicegrad. V. Ljubió, op. cit., IV, doc. CLV1I. — Mon. Hung. hist., Acta ext, II, n. 492 338. — (1367), Marzo 8. — c. 86 (83). — Martino monaco procuratore del-F abate di Belligna, prete Gaspare mansionario della chiesa d’Aquileia procuratore di quel capitolo, Nicolò di Guglielmo ed Enrico del fu Pellegrino procuratori del comune d’Aquileia, chiedono per parte dei loro mandanti a Domenico patriarca di Grado se e con qual diritto abbia preso possesso delle isole di Domina e Centenaria. Il prelato risponde essere le medesime state ognora di spettanza della sua chiesa, alla quale per antiche carte appartengono tutte le isole cinte d’ acqua salsa. Fatto in Grado. — Testimoni : Lorenzo primicerio, Alberio e Gerlo Gabo, tutti di Grado, Falco e Francesco famigliari del patriarca, Martino del fu Stefano di Aquileia notaio, Nicolò Marango di Venezia e Gerardo de Baca de rena canonico di Grado e notaio. 339. — (1367), Marzo 24. — c. 77 (74) t.° — Gabriele Adorno doge ed il consiglio degli anziani di Genova rispondono al doge di Venezia. Non solamente le galee mandate incontro al papa, ma tutte le altre veneziane avranno nei porti genovesi accoglienza amichevole ed ogni cosa occorrente. Data a Genova. 340. — 1367, ind. V, Aprile 8. — c. 56 (52). — Annotazione come al n. 238 per Conegliana del fu Dionisio ortolano da Conegliano. 341. — 1367, ind. V, Aprile 8. — c. 58 (54) t.° — Annotazione come al n. 308 per Francesco Castagnazzi da Lucca. 342. — 1367, ind. V, Aprile 8. — c. 63 (59). — Annotazione come al n. 206 per Pietro Fanucci da Lucca. 343. — 1367, ind. V, Aprile 8. — c. 78 (75). — Il doge fa sapere: Ad istanza di Domenico Gaffaro vescovo di Cittanuova, furono da esso principe e dai consigli minore, dei XL e maggiore concessi a quel vescovado i fiumi detti Fiumicino, No-garola e Budena posti nel Dogado, colle paludi, fosse ed acque circostanti, alle con-