44. — LA SIGNORA HA UCCISO IL MARITO (1). Un orribile fatto è avvenuto: La signora ha ucciso il marito L’ha nascosto nel giardinetto Su di lui ha piantato la ruta. Su di lui ha piantato la ruta E così tra se cimava : Cresci, o ruta, così alta Quanto piofondo giace U marito sotterra. Ormai è cresciuta la ruta La signora non è ancora andata a marito: — Guarda fanciulla, nel bosco oscuro Se non viene qualcuno da noi — — Vengono, vengono dei signori, I fratelli del morto — — E da che li hai riconosciuti, E li hai chiamati fratelli? — Dai cavallucci, dai morelli. Dai berrettini rossi Che infatti anche il nostro signore, Aveva così bel vestire. Dai cavallucci bruni, (1) A questa duina Adam Mickiewiez s’ispirò per la sua nota ballata « I gigli ». Altri poeti polacchi (I/cnartowicz. Kasprowicz) ne seguirono l'esempio. Recentemente un lungo studio ha consacrato a questa ballata il Kucharski nel « Pamivtnik litcrackie », cercando di dimostrarne l’appartenenza alla lirica cortigiana del XIII sec.