La stoffa di cui era fatto variò secondo i tempi e la specie: fu di sciamitto di tessuto d’oro o d’argento, di panno scarlatto, di da-masco, di velluto cremisi, di tabi bianco o di altre stoffe di seta bianca con ornamenti di pelli rare, di gemme, perle ed oro. Il ber-retto a tozzo o a tagliere, simile a quello dei generali veneti, serviva al doge dopo la elezione durante il giro per la piazza in pozze tto> privatamente e nei ricevimenti e nelle adunanze di minor conto. Era confezionato delle stesse stoffe del corno e talvolta ornato di pelliccia. Nei tempi antichi usava anche l’elmo ed il cappello di feltro. Oltre al corno di uso comune il doge, fino dai tempi più antichi, ne portava un altro di cerimonia che apparteneva allo Stato. Era comunemente chiamato Zoia e veniva da ultimo custodito dai procuratori di S. Marco. Per dare una idea del valore che rappresentava, per gli smeraldi, i rubini, 1 baiassi, i diamanti e le perle di cui era ornato, basti dire che quello che fu rinnovato nel 1555 fu stimato la cospicua somma di ducati 194.092. Il fronte era adorno, fino dal secolo XII, di una croce d’oro, poi sostituita con altra di diamanti o di smeraldo, che sembra risalga al doge Celsi, ed aveva attorno una corona di gemme e di perle, che nei primi tempi si riduceva ad un semplice piccolo cerchio d’oro. Il primo ad usarlo sempre di stoffa d’oro con gioie fu Nicolò Marcello. Sotto al corno portavano i dogi, dopo il secolo XII, il camauro, specie di cuffia di tela finissima, secondo le epoche allacciata o slacciata sotto il mento, che neppure durante l’elevazione in chiesa si toglievano. Il vestito di cerimonia si componeva della sottana o dogalina, specie di veste talare con maniche negli ultimi tempi molto larghe, del manto ducale e del collare o bavero. La dogalina ed il manto erano di stoffa, che variò secondo le epoche e le occasioni in cui dovevano essere usati. Furono di lana, di seta, di velluto e di stoffa d’oro e d’argento, semplici o lavorate a fiorami, di tinte scarlatte, cremisi, violette, bianche. Il manto alle volte era foderato di pel- ' 23