5 gennaio 1574* avevano autorizzato il doge ad erigerlo, dove ora si vede, purché non fossero pregiudicati i diritti dei Bragadin del ramo di Bartolomeo ricordato, che aveva vicino alla porta la sua urna. Difatti non appena iniziata la fabbrica 1 Bragadin per guarentirsi mossero causa contro 1 Mocenigo in seguito alla quale vennero sospesi i lavori del monumento. Nel 1603 erano ancora in piedi le armature per i lavori, dopo ventitré anni da quando erano state fatte (1580), con grande disappunto dei frati, che dovettero ricorrere ai giudici del Proprio per farle togliere e attendere fino all’11 giugno 1611 per vederle demolire e portar via insieme all’altro materiale giacente! Nel 1646 Alvise I, Alvise II e Alvise III di Alvise di Giovanni, fratello del doge, col consenso dei frati, che concessero loro la più ampia libertà per l’esecuzione dei lavori, fecero terminare e completare il monumento collegandolo a quelli dei dogi Pietro e Giovanni Mocenigo. La facciata interna della chiesa venne tutta rivestita di pietra d’Istria ed il collegamento venne fatto con archi e pilastri. In questa occasione forse vennero aggiunte nel primo ordine le nicchie esterne con le statue prese al monumento di Pietro Mocenigo. L’opera di intonazione classica è attribuita generalmente all’architetto Gerolamo Grappiglia, ma quest’ultima sistemazione fu invece eseguita dal proto Francesco Contin. Fu anche sistemata forse allora la questione coi Bragadin, apponendo una iscrizione sul basamento del monumento sottostante all’urna di Bartolomeo. Ai piedi del monumento stanno tre grandi lapidi senza iscrizione, che coprono il sepolcro terreno della famiglia Mocenigo. La centrale di pietra di paragone, a riquadri di marmo bianco, è incorniciata internamente da una lista di verde antico, orlata di marmo bianco, ed esternamente da altra di paragone e le laterali di marmo giallognolo con cornice interna dello stesso marmo, orlato di bianco, ed esterna di paragone. Per aprire il sepolcro doveva essere sollevata una delle lapidi laterali, perchè la centrale è fissa e non munita di borchie. Se fu eseguita la volontà del doge, la sua salma dovrebbe giacere ' i83