offerto al suo approdo in Sicilia il regno di quest’isola, tanta era la stima da cui era circondato per gli atti di valore compiuti e così alta era tenuta l’illustre famiglia alla quale apparteneva ! Gli episodi della battaglia di Ascalona, dell’assedio di Tiro e della rinuncia al trono di Sicilia sono stati raffigurati nei dipinti di Santo Peranda, Antonio Aliense e Giulio Moro, esistenti nella sala dello Scrutinio del palazzo ducale. Si narra pure che, dalle monete in cuoio o rame da lui fatte battere durante l’assedio di Tiro, abbiano avuto ori-gine le ventuno raffigurate nello stemma della sua famiglia. Vinti 1 Greci, con cui Venezia era in discordia e gli Ungheri, che avevano invaso nuovamente la Dalmazia, essendo vecchio e ca-dente, nel 1130 abdicò e si ritirò nel convento di S. Giorgio Mag-giore, dove morì. Fu sepolto nella chiesa del detto monastero, in un insigne monumento di marmo e porfido con un’iscrizione. Quando la chiesa antica fu distrutta, nella ricostruzione, avve-nuta fra il 1566 e il 1610, i frati non solo lasciarono demolire il sepolcro, ma, dopo aver disperse le sue ceneri, si valsero del materiale ricavato per altri usi. I suoi discendenti indignati per tanto vandalismo, e specialmente fra questi Giambattista, mossero lite per il sacrilegio e per farlo rimettere in pristino. Per dare fine a questa questione, che non terminava più, intervenne il Senato, ordinando ai frati, con decreto del 19 luglio 1635, la sua ricostruzione entro sei mesi, in luogo degno e prò-prio sotto la direzione dei procuratori di S. Marco. Notevoli su questo argomento sono le scritture di Giovanni Francesco Busenello e di Scipione Ferramosca. Il monumento eretto nel 1637, per quanto si dice, su disegno di Baldassare Longhena, sorge nell’andito sopra la porta, che mette nel coro, dietro l’altare maggiore. Su un basamento a riquadri marmorei di vario colore con sedile pure di marmo si innalzano due colonne corintie nel centro e due pilastri lateralmente di marmo colorato, che reggono l’architrave sormontato nel mezzo da un frontespizio triangolare. Nella nicchia centrale fra le 50 -