resini, dalla quale ebbe quattro figlie, una, monaca in S. Chiara di Torreselle sotto il nome di suor Beatrice, Laura che sposò Nicolò Corner, Maria che sposò in prime nozze Alvise Grimani, in seconde Nicolò Molin ed in terze Lorenzo Giustmian, e Donata, che sposò Francesco Tiepolo. Ai funerali venne commemorato da Enea Pie-colomini. Il 21 gennaio 1613 morì anche la dogaressa, che ebbe solenni funerali nella chiesa dei Ss. Giovanni e Paolo. Un oratore che la commemorò ricordando le feste per l’incoronazione, disse: « hinc silentium, illinc laetitia; hinc moeror, illinc ludi; hinc lachrimae » ! Della incoronazione neppure fu conservata come ricordo in casa Grimani la croce di diamanti fatta fare per l’occasione e che il doge ordinò di vendere insieme ad altri preziosi ! La dogaressa però nel suo testamento non dimenticò di beneficare i due piccoli nani Lucieta e Lorenzo De Savii, le cui sembianze rivivono negli acqua-relli del Grevembroch, che allietarono il suo corteo in quella memorabile ricorrenza. Il grande doge Leonardo Dona riposa nella chiesa di S. Giorgie Maggiore in un meschino monumento collocato all’interno sulla porta principale. Esso è formato da quattro piccole colonne doriche di marmo mischio grigio sormontate da una trabeazione dello stesso ordine e posate sopra un basamento retto da due grandi colonne corintie di marmo grigio mischio più chiaro, che si elevano da due piedestalli ai lati della porta. Nell’ intercolunnio centrale sorge il busto in marmo del doge collocato sopra una piccola urna di marmo grigio con un fondo di marmo rossiccio. L’urna posa con i quattro piedi sopra un cassone di pietra sul quale sta incisa la iscrizione. Negli intercolunni laterali da un anello fissato nella bocca di una testa di leone pende lo stemma Dona dalle Rose a colori, sormontato dal corno ducale, ai cui lati spuntano due piccole bandiere. Di sotto si stende, retto ugualmente da una più piccola testa di Leonardi Donà 206 -