que di fronte e due ai lati) che racchiudono le statue delle Virtù teologali. Addossate a due pilastri, situati ai lati dell’arca, e sormontate da due candelabri con flammei accese, stanno le statue di S. Domenico e di S. Antonio abate, che sono con i basamenti appoggiate ad una cornice, che limita al di sotto il monumento. Sotto di essa sta la lapide con l’iscrizione compresa fra i capitelli delle colonne corintie fiancheggianti la porta, che reggono il monumento. Ai lati della lapide sono scolpiti gli stemmi Venier (fasciato di rosso e d’argento). Torreggiano sull’urna su tre mensole le statue della Madonna col Bambino, di S. Pietro e di S. Paolo. Il monumento nel passato doveva avere molto probabilmente altri elementi architettonici e decorativi, simili a quelli di altri del tempo, che devono essere andati perduti quando i frati, nel 1504, vi fecero collocare sopra l’orologio e quando, più tardi, venne innestato dal Vittoria nell’architettura della porta della cappella del Rosario. Lo Stringa nelle sue aggiunte al Sansovino ricorda l’ultimo rimaneggiamento, in seguito al quale il monumento venne rimosso dal suo luogo, alzato, ripulito e dorato di nuovo insieme alla lapide. Notevoli specialmente sono le statue della Madonna e dei Santi Pietro e Paolo e quelle di S. Domenico e S. Antonio. Tutto il monumento fa pensare all’arte dei Dalle Masegne, influenzata dalla scuola toscana. Il Sanudo nota che era collocato nel coro e ciò è perfettamente esatto, perchè questo stava, come quello dei Frari, quasi nel mezzo della chiesa, da dove fu tolto fra il 1681 ed il 1685. Il monumento venne eretto vari anni dopo la morte del doge, successa il 23 novembre 1400, fra il 1403 e il 1410, dal figlio Nicolò. Poco lontano, a destra, della porta della cappella del Rosario, sta il monumento della moglie, la dogaressa Agnese Da Mosto figlia di Francesco da S. Can-ciano del ramo della famiglia tuttora esistente. Anche questo fu eretto dal figlio Nicolò Venier per disposizione testamentaria della madre, che ordinò di essere sepolta in un’arca posta sotto quella del marito od il più vicino possibile. Insieme a lei riposano, come
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