procreò i figli Andrea, Francesco, Enrico, Maria, che sposò Paolo Belegno, e Maddaluzza, moglie di Taddeo Giustinian. Dal Barbaro apparisce l’esistenza di un altro figlio di nome Giovanni, che sarebbe stato uno degli XI elettori del doge Steno. La casata, a cui apparteneva, è fatta derivare da vari storici e cronisti dalla gente Cornelia romana. Certo è una delle dodici apo' stoliche, che nei primi tempi sembra sia stata chiamata Coronetta e Coronella e solo verso il 1152 Cornara. Il ramo a cui apparteneva era detto dai Ss. Apostoli. L’eroico doge Andrea Contarmi che, insieme ai due grandi capitani, Carlo Zeno e Vettor Pisani, sconfisse i Genovesi nella fa-mosa guerra di Chioggia, dorme l’ultimo sonno nel chiostro della chiesa di S. Stefano. L’arca marmorea, che contiene le sue ceneri, sorge in alto, vicino alla porta della cappella Contarini, già dedicata alla Ma-donna di Loreto (ora battistero). Nel prospetto si vede scolpito al centro Gesù Cristo seduto in trono, che benedice, e ai lati fra riquadri di verde antico, la Beata Vergine Annunziata e l’Angelo Annunziatore. A fogliami sono i modiglioni e la cornice superiore, mentre è senza ornamento quella inferiore. Fra i modiglioni sta la lapide con l’iscrizione, che è terminata ai lati dallo stemma Contarmi (d’oro a tre bande d’azzurro) cimato dal corno ducale. Quando l’arca fu eretta per opera dei commissari del doge, non vi fu apposta alcuna iscrizione. Difatti il Sanudo, parlando di essa, ricorda chiaramente che non ve ne era alcuna, benché quando morì il doge ne siano state composte varie. Nel 1645 un Giacomo Contarini appose quella, che oggi si legge. Essa fu scolpita sopra una lapide che, come si vede, venne incastrata asportando la parte centrale della esistente, di cui rimasero solo i pezzi laterali con gli stemmi e con parte del fregio che la ornavano. L’epigrafe antica, che stava nel palazzo Contarini di Ss. Giovanni e Paolo, passò nel 1852 nel ' 95 Andrea Contarini