d’Istria, molto grande, appoggiato sul pavimento e collocato in un angolo dell’atrio della cappella della Madonna della Pace nella chiesa dei Ss. Giovanni e Paolo. Vicino ad esso si vedeva un sigillo di pietra, che chiudeva un avello sotterraneo, che era fregiato come il cassone dello stemma dei Falier. Intorno al cassone si leggeva in caratteri del tempo un’iscrizione, che ricordava lo zio e il padre del doge, i quali lo avevan fatto erigere per l’ultimo riposo loro e dei discendenti. Il cassone fu aperto nel 1812 alla presenza di Giovanni Casoni il quale, fra i molti scheletri che vi furono estratti per essere tumulati altrove, potè vederne uno decapitato, con la testa tra le gambe vicina ai piedi, che ritenne fosse certamente quello dell’in-felice doge. È spiacevole che il Casoni non abbia cercato di far mettere da parte queste spoglie di così grande interesse per eseguirne un ufficiale accertamento. Il cassone vuotato fu rimosso dal suo posto, essendo stata soppressa la cappella della Madonna della Pace, e sembra sia stato fatto vedere nel 1819 da un prete a Giorgio Byron, il celebre autore della tragedia Marino Falier, in un luogo adiacente alla chiesa. Ora, dopo aver servito da serbatoio per l’acqua nella farmacia dell’Ospedale Civile, si trova conservato nella loggia esterna dell’antica sede del Museo Correr al Fondaco dei Turchi. Posa sopra quattro dadi di pietra ed è superiormente contornato da una cornice scolpita. Non mostra più alcuna traccia dell’iscrizione e dello stemma comune per tutti i rami Falier, semipar-tito e troncato d’oro, d’azzurro e d’argento. Quando il Falier, l’u settembre 1354, senza concorrenti aila prima ballottazione, ascese al dogado, era certamente il più eminente o uno dei più eminenti personaggi veneziani. Contava allora una settantina di anni. Era cavaliere, conte e signore del castello di Valmareno, da lui acquistato nel 1349 dai Da Camino, e proprietario di case a Venezia e di possessioni terriere nel Padovano. Era stato per un quarto di secolo magistrato, savio, podestà, ambasciatore, capitano in terra e in mare, una bella e intera figura me- 82 *