fratello del suddetto cardinale e del cardinale Andrea, e dei due fratelli cardinali Alvise e Federico e sulle tre di sinistra quelli del cardinale Francesco col fratello Giovanni I doge, del cardinale Federico col fratello Francesco doge e del cardinale Giorgio col fratello Giovanni II doge. Sotto ogni busto è attaccato uno svolazzo di marmo sul quale è inciso il nome del personaggio che ìappre-senta. I busti dei dogi Giovanni I e Francesco sono forse quelli che stavano nei due monumenti preesistenti. Nel mezzo del pavimento di marmi lavorati di colore nero, giallo, rosso e bianco, davanti all’altare, vi è una piccola lapide con una stella di marmo pure a colori, che ha nel mezzo una borchia di bronzo, che chiude il sepolcro della famiglia. Il grandioso altare, sul quale si vede la pala rappresentante la Vergine in gloria con Santi dipinta da Jacopo Palma il giovane, ha quattro colonne corintie di marmo verde con le basi di marmo diverso colorato ed i piedestalli a riquadri di verde antico, sormontate sul davanti da un frontispizio triangolare con due statue sdraiate di uomini sulle sime e sul di dietro da un altro spezzato con tre putti in piedi. La cappella è chiusa da una balaustra di marmo bianco e a colori con un cancello di bronzo a due valve lavorato a traforo con figure ed ha il soffitto ornato a stucchi, che racchiudono tre affreschi di mediocre fattura. Quello centrale, retto da due putti di stucco, rappresenta la Madonna con angeli dipinti e di stucco fra le nuvole, quello di sinistra a fondo d’oro una Santa in adorazione con angeli dipinti, che suonano arpe, e quello di destra un Santo, pure in fondo d’oro, con attorno persone ed angeli dipinti e di stucco. Giovanni Corner apparteneva al potentissimo ramo della Casata, discendente direttamente dal doge Marco e dalla regina di Cipro Caterina, che possedeva il grandioso palazzo tuttora esistente a S. Polo, eretto da un altro Giovanni al principio del Cinquecento. A questa discendenza hanno appartenuto, altre ai quattro dogi, sette cardinali, quattro vescovi, quattro procuratori di San Marco, vari commendatori dell’ Ordine di Malta e vari cavalieri. - 229