1859 i due edifici vennero acquistati dalla N. D. contessa Paolina Giustinian Recanati Malipiero ed ora sono annessi al vicino ospedali dei bambini poveri « Umberto I ». Naturalmente con tutti questi trambusti la chiesa fu spogliata ed insieme alle altre ossa andarono disperse anche quelle del doge, della dogaressa, Paolina Loredan, e degli altri membri della famiglia. Ma se è andato distrutto il se-polcro, rimane a ricordo del doge e della dogaressa la facciata della chiesa di S. Vitale, ornata con i loro busti in pietra d’Istria, che venne eretta con un lascito di diecimila ducati, fatto dal figlio Andrea, cavaliere e procuratore di S. Marco. Egli aveva disposto nel suo testamento che la detta somma venisse destinata alla fabbrica di un monumento commemorativo dei genitori nella chiesa di S. Bonaventura o in altro luogo a beneplacito degli eredi, i quali scelsero S. Vitale. Della facciata, eretta al principio del Settecento, fu autore l’architetto Andrea Tirali e dei busti lo scultore Giuseppe Gnoccola. Questi sono collocati in nicchie inquadrate da cornici fra gli intercolunni i estremi della facciata e sono posati sopra urne rette da piedi scolpiti. A destra di chi guarda sta quello della dogaressa col capo coperto da un velo senza il corno ducale e colla collana da cui pende la croce, e a sinistra quello del doge col corno ducale in testa e coi baffi e il pizzo alla moda secentesca. Nessuna iscrizione che li ricordi è scolpita sui cassoni sottoposti alle urne e incassati nel muro. Carlo Contarini apparteneva al grande ramo della famiglia, che aveva dimora a S. Felice sul Canal Grande e villa a Vighizolo piesso Este e portava lo stemma d’oro a tre fasce d’azzurro all’aquila di nero attraversante caricata nel cuore di uno scudetto d’azzurro al giglio d’oro. Quanto fosse cospicua la sostanza familiare risulta dalla Redecima del 1582 dalla quale apparisce che il doge ereditò circa 1800 ducati di rendita e da quella del 1661 in cui il figlio Andrea dichiarò di possedere oltre 6751 ducati. Fu unico discendente maschio di Andrea e di Elisabetta Mo- 242 -