72 COMME M ORI ALI, LIBRO XI. Venezia, «ni cui servizio starà per 6 mesi e 6 di rispetto. Finita la ferma gli saranno prestati 4 arsili per ritornarsene nel regno di Napoli. Fatto e testimoni come nel n. 204 (v. n. 229). 223. — 1426, Maggio 27. — c. 101 (99). — Annotazione come al n. 139, a favore di Giovanni della Spesa per caratelli 100. 224. — 1426, ind. IV, Luglio 11. — c. 186 (189). — Manfredo dei marchesi di Saluzzo cav., signore Muleczani (Murazzano), Enrico di Colombier signore di Vufflens e Pietro Marchiandi dottore, procuratori di Amedeo duca di Savoia (procura in atti di Pietro Carlerii della diocesi di Moriana segretario del duca), Roberto Morosini, Leonardo Mocenigo proc. di S. Marco, Fantino del fu Maffeo Michele, Fantino Dandolo dottore, Tomaso del fu Lorenzo Michele e Nicolò Contarmi dottore, rappresentanti il doge e il comune di Venezia, e Marcello di Strozza degli Strozzi dottore procuratore del comune di Firenze, concludono alleanza in nome dei rispettivi mandanti e loro aderenti per difendere i propri stati ed offendere il duca di Milano, alle seguenti condizioni: La lega durerà per 10 anni, scorsi i quali, se vivrà ancora il duca di Milano, sarà prolungata fino a un anno dopo la di lui morte, fra Venezia e Savoia sole se Firenze non vorrà acconsentirvi. I tre contraenti durante la guerra manterranno ciascuno il maggior numero possibile di soldati ; in tempo di pace il duca di Savoia si terrà pronto in modo da poter accorrere ad ogni richiesta d’uno dei collegati ; Venezia terrà 3000 cavalieri e 1000 fanti e cosi pure Firenze. Il detto duca vieterà il passo pe’ suoi domini a uomini, vettovaglie, merci ecc. destinate ai possedimenti del duca di Milano, durante la guerra fra collegati e il Visconti e i suoi aderenti, e cosi faranno Venezia e Firenze. Il duca di Savoia comincerà le ostilità entro l’agosto. L’alleanza sarà pubblicata nelle principali città dei collegati il 1 Settembre. Questi ultimi daranno transito ed ogni altro comodo nei rispettivi stati alle truppe vicendevoli, e vettovaglie verso pagamento. Se il Visconti assalirà per mare Nizza Marittima, Venezia e Firenze la soccorreranno colla galea di Monaco e colle altre galee fiorentine o in altro modo; facendosi armata contro Genova, essa si terrà nei porti di Villafranca, di Monaco e altri più opportuni per ridonare a Genova stessa la pristina libertà. Venezia potrà trattar pace o tregua col duca di Milano, ma soltanto col consenso ed intervento di uno dei collegati, dovendo il terzo aderire alle deliberazioni degli altri due; resta così modificato il disposto in proposito dal trattato n. 197; non si farà però pace fino a che non saranno ricuperati tutti i luoghi che i collegati perdessero per opera del nemico comune durante l’alleanza. Fra tre mesi dalla pubblicazione del presente i collegati nomineranno i rispettivi aderenti. La infrazione di qualche articolo per parte dei collegati non romperà l’alleanza, ma sarà riparata sotto la pena agl’ infrattori di 200,000 ducati. Fatto nel palazzo ducale di Venezia. — Testimoni : Vittore del fu Maffeo Barbaro, Lodovico di Bartolomeo Donato, prete Giovanni di Bartolomeo Lotarini da Lucca, e i segretari ducali Francesco Beaciani e Gioacchino Trevisano. — Atti