DOGE : FRANCESCO FOSCART. 63 186. — 1425, Marzo.— c. 101 (99). — Annotazione come al n. 139 a favore di Dandolo padron di nave per 120 caratelli. 187. — 1425, Maggio 21 e 25. — c. 101 (99). — Due simili a favore di Agostino Buono ed Antonio di Manfredo per 200 caratelli in tre viaggi ; e di Marco Valerio per 48 caratelli. 188. — 1425, Giugno 6. — c. 101 (99). — Simile a favore di Antonio del fu Maso dalle Croci, per 70 caratelli. 189. — 1425, Giugno 8. — c. 101 (99). — Simile a favore di Guglielmo Cortelario per 50 caratelli. 190. — 1425, ind. Ili, Ottobre 25. — c. 138 (140). — Non avendo il comune di Bari potuto ancora pagare a quello di Venezia gli importi pattuiti nel n. 260 del libro IX, prete Nicolò de Corlucio arcidiacono della cattedrale di Bari e procuratore di quel comune (procura in atti di Sabino Gliri) promette al doge che i suoi mandanti faranno pagare 250 ducati 1’ anno al vice console veneto in Trani, a cominciare dal Maggio venturo, fino all’estinzione del debito di 5163 due., obbligandovi le rendite dei dazi del vino e dei forni di quella città, i cui appaltatori faranno i singoli pagamenti ; non bastando le dette rendite, il comune supplirà con altri fondi. Mancando a tali patti, Bari pagherà il doppio del dovuto, e resterà in vigore il divieto fatto ai veneziani di andarvi a trafficare. Si ripetono i nomi dei danneggiati veneti riferiti nel citato documento. Fatto nel palazzo ducale di Venezia. — Testimoni : Gioacchino Trevisano, Gaspare de’ Merlati e Marco Serafini notai della cancelleria ducale. — Alti Davide di Antonio de’ Tedaldini not. imp. e della detta cancelleria. 191. — 1425, ind. IV, Novembre 16. — c. 176 (179) t.° — Palla di Onofrio degli Strozzi cav., Nicolò di Giovanni da Uzzano, Vieri di Vieri Guadagni, Andrea di Giovanni Neri Lippi dal Palagio, Tomaso di Jacopo de’ Bardi, Simone del Nero, Banco di Sandro di Filippo, membri dei dieci di balia del Comune di Firenze, — assenti Matteo di Michele Vanni de’ Castellani cav., Giovanni del fu Rinaldo de’ Gianfigliazzi e Forese di Antonio di Sacchetti — creano procuratori di quel comune Lorenzo di Antonio de’ Ridolfi cav. e dottore, e Marcello di Strozza degli Strozzi dottore, dando loro facoltà di stipulare e conchiudere trattati di alleanza in nome del comune medesimo con qualsiasi potentato, e specialmente colla Signoria veneta, contro chiunque e in particolare contro Filippo Maria duca di Milano e i suoi aderenti (v. n. 195). Fatto in Firenze, nel palazzo dei priori delle arti e del gonfaloniere di giustizia. — Testimoni : Filippo di ser Ugolino Pieruzzi not. e cancelliere dei dieci, Giovanni di Jacopo Salvetti e Antonio di Pardo da Valtura notai fiorentini. — Atti Antonio del fu Nicolò di ser Perozzo not. imp. (v. n. 193).