30 COMMEMORALI, LIBRO XI. Trussium (Truss), Castelnuovo (contea), Grunimpergo, Manzano, Rosazzo, Civi-dale, Tolmino (con 2 fortilizi), Monfalcone, Cormons (contea), Udine, Sofumbergo (smantellato per ordine della Signoria nel 1420), Zucco, Cucagna, Partistagno, At-timis superiore ed inferiore, Tricesimo, Tarcento, Prampero, Fontanabona, Braz-zaco superiore ed inferiore, Moruzzo, Colloredo, Mels, Pers, Fagagna, Tricano, Osoppo, S. Daniele, Artegna, Gemona, Venzone, Tolmezzo, Moggio', Chiusa, Rago-gna, Caporiaco, Cergneu, Pieve di Cadore (castello), Butinstein. 67. — s. d. (1420). — c. 46 (44). — Elenco delle rendite del patriarcato di Aquileia : Il capitanato del Cadore, senza i castelli, due. 3000 e più 1’ anno (*) ; la gastaldia della Carnia, senza un castello, marche frisachensi 800 e più ; il capitanato di Venzone (*) ; la muta (dogana) della Chiusa, circa due. 3000 ; il capitanato di Gemona marche f. 50 ; quello di Tricesimo marche f. 50 (*), vi ha pretese Si-mone di Giannantonio da Cividale per custodia del castello in passato ; la canova di Udine, 3000 due. e più ; la canova di Cividale, due. 1400 circa (*), ceduta a quel comune ; la canova di Aquileia, due. 300 circa (*), ceduta a quel comune ; 'il capitanato di Udine, oltre marche f. 50 ; la muta di Udine marche f. 50 (*), donata a quel comune dal patriarca Caetani ; la gastaldia di Aiello, marche f. 24 circa (*), donata al comune di Aquileia ; la gastaldia di Carisa (Chiarisacco ?), marche f. 14 (*), donata al comune di Marano ; la gastaldia di Sedegliano, m. f. 14 (venduta per m. 16 a Nicola di ser Artico) ; quella di S. Daniele, m. f. 16 (venduta per m. 22 ad Antonio Pavigino ; quella di Fagagna, m. 24 (venduta a Federico di Fagagna) ; quella di Buia, m. f. 60 (*), è goduta da quelli di Savorgnano, ora contesa ai medesimi da Gregorio Arcoloniano ; la gastaldia e la muta di Cividale, quella m. f. 25 (*), questa due. 150 e più (*), ambe donate a quel comune ; la gastaldia di Manzano m. f. 18 (*), e quella di Nevola m. f. 3 (*), pure donate al detto comune ; quella di Mossa, m. f. 28 ; quella di Landro, m. f. 200 e più (*), donata al comune di Cividale ; quella di Tolmino, in. f. 200 e più (*), impegnata al detto comune ; il capitanato di Monfalcone, m. f. 60 ; la muta di Monfalcone, m. f. 300 ; la podesteria di Aquileia, m. f. 16 (*) ; quella muta, m. f. 40 (*), ambe donate al comune di Aquileia : regalia pagata dal comune stesso, m. f. 40 (la metà donata come sopra) ; la gastaldia e la muta di S. Vito, due. 300 ; la podesteria di Marano m. f. 70 (*), goduta dal podestà ; il capitanato di Portogruaro due. 80, goduto dal podestà; la gastaldia di Meduna, m. f. 100; il capitanato di Sacile, m. f. 100 (*), quella di S. Polo nel Trivigiano, due. 100 (*), ambi goduti dal podestà di Sacile ; la gastaldia di S. Stefano, m. f. 100 ; quella di Amano, m. f. 12 ; quella di Rago-gna, due. 300 (*), donata a Nicolò della Torre ; il marchesato dell’ Istria, due. 300 (*) ; le regalie del vino ed olio in Muggia (*) riscosse da quel podestà ; la regalia alla Signoria veneta, due. 2000 ; la stima del vino in Grado, due. 500 e più (*), abolita ; regalia al patriarca sulla zecca propria, m. f. 1000 (*), cessata colla zecca ; al medesimo nella sua elezione il clero contribuiva due. 1500 (*) ; lo stesso riscuoteva nel suo ingresso 20 soldi per manso e 20 soldi per ruota di molino (*) ; la gastaldia di Soffumbergo col castello, due. 300, venduta a Gabriele Soldaneri. (") Tutti questi articoli non davano rendita ; le somme sono esposte a semplice ricordo.