DOGE : FRANCESCO FOSCARI. 130 tuffine. I detti nobili ed abitanti saranno trattati come ai tempi del dominio visconteo relativamente al commercio e ad altre cose, nò s’introdurranno novità se cosi è consueto. Le loro cause saranno giudicate in Bergamo come per lo passato. Potranno condurre le loro bestie ove vorranno entro i domimi venoli, pagando i dazi consueti. Restando essi fedeli, saranno trattali come tali, nè si attenterà ai loro diritti. Data come il n. 58. • 60. — 1428, ind. VI, Giugno 28. — c. 45 t.° — Il doge fa sapere che ad istanze dei nobili di Terzo e degli abitanti di Terzo e del borgo omonimo, furono fatte le'seguenti risposte: Saranno esenti per 5 anni da ogni spocie d’imposte, taglie, dazi ecc. di quel comune. Pagando poscia, come pel passato, 200 lire imperiali l’anno, tutto il prodotto dei dazi e d’ogn’altra imposta andrà a beneficio del comune suddetto. Tutti i possessori di beni nel territorio del comune pagheranno al medesimo le stesse imposte, diritti ecc. Le loro cause saranno giudicale soltanto nel foro di Bergamo. Non si possono indennizzare dello perdite subite per la guerra. È guarentito a tutti il tranquillo possesso dei loro beni. Data come il n. 58. 61. — 1428, ind. VI, Giugno 29. — c. 42 t.° — Il doge fa sapere di aver confermato Giorgio del Molta de’ Celerii da Lovere in podestà e rettore della terra di Gandino, col salario e le condizioni consuete, e ciò fino ad altra disposizione. 62. — 1428, Giugno 29. — c. 42 t.° — Esenzione simile al n. 45, accordata a Tonino di Fonaroli di Tavernola (Bergamasca), cittadino di Brescia e Bergamo, pei beni da lui posseduti e pei suoi dipendenti in quei territorii. 63. — 1428, Giugno 29. — c. 46. — Esenzione accordata dal doge, per 5 anni, da gravezze, imbottature, imposte e fazioni, a Iacopo Occanoni e a suo nipote Battista per tutti i lor beni e dipendenti nel castello e nella terra di Poz-zano, distretto di Brescia. Data nel palazzo ducale di Venezia. 64. — 1428, ind. VI, Giugno 29. — c. 4G t.° — Esenzione simile al n. 03, accordata a Venturino Bocca per 0 famiglie di suoi massari abitanti in Capriano (del Colle) territorio di Brescia. 65. — 1428, ind. VI, Giugno 29. — c. 40 t.° — Il doge fa sapere che ad istanze del comune e degli uomini di Palazzolo nel territorio di Brescia fu risposto come segue : Non si accorda l’indipendenza da Brescia. Si daranno loro rettori buoni e periti. Sarà osservata la consuetudine nell'esigere da tutti i possidenti ed abitanti nel territorio di Palazzolo tutte le gravezze, diritti ecc. imposti ai ricini di quella terra. E cosi pure nell’obbligare chi di ragione a concorrere alla riparazione di quelle mura, ma non delle rocche. Potranno continuare a te-