32 COMMEMORALI, LlfiRO XI. 71. — 1421, Marzo 11. — c. 65 (63) t.° — Il duca di Milano al doge. Accompagna la ratificazione n. 70, accusando ricevuta del n. 69. Data a Milano. 72. — 1421, ind. XIV, Marzo 14. — c. 66 (64). — Francesco Foscari proc. di S. Marco ed Andrea del fu Francesco Mocenigo, procuratori del doge e del comune di Venezia, e Donato de Pretis (v. n. 65) pattuiscono : Gianfrancesco Gonzaga e i suoi figli saranno veri e fedeli aderenti e raccomandati della veneta Signoria con tutti i loro beni e dominii ; esso signore terrà per propri amici e nemici quelli di Venezia, darà passo, ricetto e vettovaglie alle milizie e agli amici della stessa, facendo a di lei vantaggio quanto farebbe per se. Venezia guarentisce al Gonzaga e figli i dominii e beni che posseggono ; essa nulla esigerà da loro per guerre lontane, ma solo per offese dirette contro Verona, Casal Maggiore, Brescello e Sissa, e loro distretti. In caso che il Gonzaga avesse guerra, dovrà spendere 2000 ducati il mese negli stipendii delle milizie a propria difesa, il di più necessario sarà supplito dalla Signoria ; però se non avesse la guerra (campimi) nel proprio territorio, egli darà una parte di quelle milizie, in caso di bisogno, per le mentovate terre venete ; e se la sua persona sarà necessaria per la difesa di esse, si porrà a disposizione della Signoria. E se fossero invasi da un nemico qualsiasi i territori delle predette città e terre, il Gonzaga dovrà spendere 2000 due. il mese in pagar truppe al servizio di Venezia. Pena al contravventore al presente 10,000 due. (v. n. 73). Fatto nel palazzo ducale di Venezia. — Testimoni : Alessandro de’ Reguardati, Giovanni del fu Nicolò de Bonisio, Gasparino de’ Merlati, notai ducali, e Graziadio dalle Spiche (de SpigisJ di Mantova. — Atti Giandomenico del fu Jacopo Cristoforo dal Ferro, rappresentante Francesco Della Siega. 73. — 1421, Marzo 26. — c. 67 (65) t.° — Gianfrancesco Gonzaga vicario imperiale a Mantova al doge. Esprime il suo contento per la conclusione del n. 72, dice che avrebbe voluto venire in persona a Venezia, ma che ne lo trattenne il timore della peste (v. n. 74). Data a Mantova. 74. — 1421, ind. XIV, Aprile 3. — c. 67 (65) t.° — Il doge e la Signoria di Venezia ratificano il trattato n. 72 (v. n. 75). Fatto nel palazzo ducale di Venezia. — Testimoni: il cancellier grande e alcuni notai ducali già nominati. — Atti Francesco della Siega; scritto da Vittore di Bartolomeo, nob. imp. e scriv. due. 75. — 1421, ind. XIV, Aprile 9. — c. 68 (66). — Gianfrancesco Gonzaga ratifica il trattato n. 72. Fatto, atti e testimoni, come al n. 65.