154 commemoriali, libro xir. riceveranno da questa. Sarà obbligato a rimpiazzare le mancanze d’ uomini e di cavalli come è consueto nelle milizie di Venezia. Nè esso nè alcuno dei suoi potrà essere convenuto durante la ferma e per un mese dopo per debiti anteriori. Un mese prima che finisca la ferma manderà a sentire se la Signoria voglia rinnovarla, e ne avrà risposta entro il mese stesso. Egli e i suoi giureranno di non combattere contro Venezia per 0 mesi dopo usciti dal servizio. Fatto nel palazzo ducale. — Testimoni : Francesco Beaciani cancellier grande. Francesco della Siega, Gasparino de’ Merlati e Marco Saracini, notai ducali.— Atti Stefano di Giovanni Marho not. imp. e ducale. 110. — 1129, ind. VII, Aprile 13. — c. 70. — Il doge fà sapere: Ad istanza degli abitanti della valle Brembana al di là dalla Goggia, la tassa da pagarsi annualmente da essi, qual quoto dell’annualità dovuta dalle valli bergamasche, è ridotta a 200 lire imperiali. Dovranno provvedersi di sale nei magazzini di Bergamo. Circa ai dazi e al resto, si osserveranno le consuetudini e non si faranno novità. Dato nel palazzo ducale di Venezia. 111. — 1429, ind. VII, Aprile 13. — c. 70 t.° — Il doge fa sapere : Ad istanza degli abitanti di Sedrina nel distretto di Bergamo fu loro concesso che, spirato l’appalto, ora in corso, dei dazi del Bergamasco, siano esenti per 10 anni da ogni dazio e gravezza, pagando annualmente 50 lire imp. alla camera di detta città ; saranno però obbligati ai dazi sulle merci, sul grano, sul vino, da terra a terra, e agli altri simili generali. Si provvederanno di sale a Bergamo, dalla qual città non saranno indipendenti in alcun modo. Dato come il precedente. 112. — 1429, ind. VII, Aprile 17. — c. 70 t.° — Il doge fa sapere: Caduto allo stato il diritto di pontatico, di denari 18 per lira, che pagavansi dagli abitanti di Palazzolo sul prodotto dell’ affitto di quel ponte, diritto già goduto da Jacopino e Giovanni da Iseo, gli abitanti stessi sono esonerati da tal pagamento; i denari provenienti da quel diritto che si trovassero in mano del podestà di Palazzolo, saranno versati a quel comune. Dato come il precedente. 113. — 1429, ind. VII, Aprile 17. — c. 71. — Rinnovamento della condotta di Luigi del Verme ai servigi di Venezia con 600 cavalieri, per un anno dal 15 Maggio venturo, a condizioni simili alle riferite nel n. 109. Fatto ed atti come al n. 109. — Testimoni: il cancellier grande ed i notai ducali Gaspare Merlati, Marco Buono e Girolamo de Nicola. 114. — 1429, ind. VII, Maggio 7. — c. 33. — Annotazione di esenzione eguale alla riferita sotto il n. 31, a favore di Cristoforo, Antonio, Carlo, Giovanni e Marco Belacati pel loro luogo di Podiano (Pediano ?) e pei suoi abitanti.