302 COMMEMORIALI, LIBRO XIII, mune di Bergamo, furono date dal Senato le seguenti risposte, delle quali ordina l’esecuzione: Non si aderisce a che Treviglio, Brignano, la Ghiara d’Adda, e tutte le terre prese e che si prendessero al di qua dell’Adda e del lago di Lecco, siano assoggettate a Bergamo, specialmente in fatto di fazioni e di gravezze per la spedizione dell’esercito. I privati bergamaschi avranno in Venezia trattamento eguale ai bresciani. Si ordinerà a quei rettori di osservare i privilegi del comune in materia di applicazione del prodotto delle condanne. I debitori per obbligazioni contratte in Bergamo non potranno esser convenuti altrove, in quanto non vi si oppongano privilegi di terzi 310. — 1446, ind. IX, Dicembre 9. — c. 197. — Michele degli Attendoli di Cotiguola, capitano generale della Signoria veneta, nomina suoi procuratori Pietro Pisani nobile veneziano, e il proprio segretario Buono Vittorino, per ricevere in nome d’ esso Michele l’investitura di Castelfranco e fare tutti gli atti necessari (v. n. 318). Fatta in campo a Cassano diocesi di Milano. — Testimoni : Jacopo de’ Mazoli e Cornino da Martinengo cancelliere e segretario del Cotignola, ambi di Brescia, Colella da Napoli condottiere e Francesco della Rocca connestabile di fanteria. — Atti Bartolo di Buco de’ Buchi not. imp. a Brescia. 311. — 1446, ind. X, Dicembre 11. — c. 200 t.° — Ducale che fa sapere essere state date dal Senato le seguenti risposte ad istanze di Bartolomeo de’ Ronzoni, Antonio de’ Donati ed Ambrogio de’ Ferandi oratori del comune di Treviglio venuto all’obbedienza di Venezia, delle quali ordina a chi spetta l’osservanza: Maffeo da Poncarale è confermato podestà in quella terra fino a nuove disposizioni. Quegli abitanti e comune saranno esenti per sette anni da gravezze, trattene le necessarie in tempo di guerra e l’allogiamento alle milizie; pagheranno tuttavia il salario al podestà e le altre spese comunali. Se alcun’ altra terra della Ghiara d’Adda avrà l’esenzione per più lungo tempo, sarà prolungata per altrettanto anche la qui concessa. La rendita dei dazi locali e dell’ imbottatura del vino, apparterrà al comune, verso un correspettivo allo stato, scorso il tempo dell’esenzione, di 500 lire imperiali di Bergamo 1’ anno, stando a carico del primo i salari del podestà e d’ altri ufficiali (lire 1280) e le altre spese. Sono confermati i privilegi e diritti d’ acque goduti da Treviglio e suoi abitanti al momento della sotto-missione a Venezia. È accordato che si tenga mercato franco due giorni per settimana al castello, e sono fatti esenti da dazi ecc. i materiali da fabbrica che si porteranno al castello stesso. Si darà il sale in Treviglio al prezzo che si vende in Bergamo; e si dona agli abitanti il sale trovato in quel magazzino. Quel comune potrà decretare provvedimenti statutari nuovi, salvo il diritto della Signoria di correggerli e mutarli. Treviglio resterà comune indipendente, con mero e misto impero e con tutti i diritti goduti al tempo della sottomissione a Venezia. Le liti fra quei terrazzani saranno giudicate da giurisperiti del collegio di Bergamo, così quelle fra trevigliesi e bresciani ; quelle fra bergamaschi e trevigliesi da giudici di Brescia ; in appello giudicherà il podestà di Bergamo, tino ad altra disposi-