DOGE: FRANCESCO FOSCARI. 235 dei miglioramenti i compratori. Si conserveranno ai detti abitanti le onoranze consuete. Si provvedere in seguito circa alla remissione dei loro debiti verso il duca di Milano e la camera di Brescia. Non potranno essere per tre anni molestati dai loro creditori privati, se pagheranno un terzo del debito 1’ anno. Non si può, rispetto alle concessioni già fatte a Brescia, lasciare ancora per 5 anni il vicario che ora risiede in Iseo. Data come il n. 89. 94. — 1440, ind. IV, Novembre 8. — c. 75 t.° — Ducale ai provveditori a Rovereto e a tutti i rettori veneti. Si partecipa essere state dato le seguenti risposte ad istanze del comune della montagna di Folgaria, e se ne ingiunge l’osservanza: Quegli uomini saranno esenti per 5 anni, oltre i due già accordati da Gerardo Dandolo, da! pagamento dei fitti e decime consuete. Saranno esenti in perpetuo da fazioni, obbligati a custodire i passi dei loro monti, e scorsi due anni pagheranno 100 lire venete l’anno e non più, a titolo di angaria. Potranno provvedersi, di grani, sale, vettovaglie e vestimenta in Trento, Bolzano, o nel Vicentino, pagando i dazi prescritti in quest’ ultimo territorio. Scorsi i sette anni summentovati, il podestà di Rovereto eleggerà un gastaldo o vicario, il quale esigerà i fitti e le decime e amrainisterà giustizia, a spese degli abitanti di Folgaria. Potranno usare delle acque della Montagna per motore ed irrigazione, salvi i diritti dei terzi. Saranno sempre indipendenti da Marcabruno di Castelbarco. Alla domanda che si stabiliscano i confini della montagna come indicano, si risponde che sarà provveduto in tempi più tranquilli. Nel civile, nel criminale e nel misto saranno trattati come i cittadini di Rovereto. Fino al termine dei summentovati 7 anni potranno eleggersi fra loro un vicario da essere mutato annualmente e da confermarsi dal podestà di Rovereto; esso giudicherà le cause civili di valore inferiore a lire 10 veronesi. Data come il n, 89. 95. — 1140, ind, IV', Novembre 15. — c. 76 t.° — Ducale ai rettori di Brescia e di Bergamo e ai vicari in Lovere. Ad istanze di quest’ ultima comunità, confermando in parte privilegio già accordatole dal provveditore Pasquale Malipiero, furono date le seguenti risposte delle quali si ingiunge 1’ osservanza : Tutti quelli che abitano in Lovere da tre anni saranno accolti in grazia dalla Signoria. Si confermano alla detta terra ed ai suoi abitanti tutti i privilegi, concessioni ecc. già accordati dalla republica. Alla domanda che siano annullate tutte le alienazioni e concessioni dei beni d’essi abitanti fatte in addietro da Venezia o da altri, si risponde che saranno rimessi nello stato in cui erano avanti 1’ ultima dominazione del duca di Milano. È accordata ai detti abitanti completa amnistia pel passato, ed assoluzione da ogni debito verso il duca di Milano, trattine gli arretrati per tasse e decime. I forestieri abitanti in Lovere vi saranno liberi e sicuri. Circa all’ esenzione da certi dazi e pedaggi sul commercio fra Lovere, la Valcamonica, le riviere bresciana e bergamasca del lago d’Iseo, si osserverà quanto usavasi al tempo della prima dominazione di Vene-