48 COMMEMORIALI, LIBRO XI. Data nel palazzo ducale di Venezia. Seguono annotazioni di confermazioni simili concesse: a Nica suddetto, del molino di mezzo di Pietro de Nico, in comproprietà con Giergo Armenia, col figlio d’ esso Nica e Monza Turch. A Pietro Rossi, Jcaruci (forse i Caruci, luogo), e ad esso e a Giorgio Cha-carich e al comune di Masiera la villa di Gorani Pistoli ed i Dusani. A Nica Crute e fratelli, ciò che ebbe in dote Muza de Vano di Antivari in Dulcigno. A Rado Borchi e ai suoi, la casa di Maurian che apparteneva ad una di Antivari, e la vigna de Slava Demetri da Bore. A Teodoro Ciiiurco, i Cochuli ed una casa di Marco de Valle, e una vigna alla Postuma. A Duca e Teodoro Armenia, la metà del molino superiore e la casa di Marino de Dabre coi suoi beni. A Giorgio di Michele Zaccaria ed Alessio di Lusio, i beni di Jurco ed un molino, ed altre cose. A Jon Chorez ed Aleca Bideci e a Stefano figlio di Gionrez de Necis, il casale di Pietro de Nica presso la casa di Gion Radoan ed un casale di Nica de Des. A Stefano figlio di Gion Rez di Rezi, in cambio della sua casa data ad altri, i territori che sono nella villa di Rezi. Ad Aleca e Pietro Bub, la casa e le terre di loro famiglia. Ad Andrea Cruta de’ Propati, i beni dei Cruti con tutta la tribù (socielate), e una casa di Pietro de Nico. A Zaccaria Mad, un quarto della vigna di Pietro de Nico che è a Pereste. 129. — 1423, ind. I, Febbraio 6. — c. 90 (88). — Versione in volgare di diploma nel quale Stefano Tuertco re di Rascia e Bosnia dichiara d’aver pattuito con Giovanni Giorgio (v. n. 125) che, essendo le vie conducenti agli stati d’esso re malsicure per causa di Giovanni conte di Cettigne, egli prima della Pasqua 1424 moverà guerra al conte cominciando dall’assalir Clissa; Venezia gli darà quel soccorso d' armati dei di lei domini dalmati che saranno stimati giusti ; vincendo, il re cederà liberamente a Venezia il castello di Clissa con pertinenze e territorio, e tutti gli altri luoghi già della giurisdizione di Spalato occupati da quelli di Al-rnissa e della montagna di Poliza. I castelli di Almissa, Zavzivina, Sfin, (Sign ?), Travnich e la montagna suddetta resteranno al re con tutte le altre terre ora possedute dal conte. Data a Sutisca. Segue formola simile a quella che sta dopo il m. 125 ; qui il cancelliere reale è detto Arestoe Milochna. 130. — 1423, ind. I, Aprile 4. — c. 116 (114). — Dabisvich Alexig Pastro-vich, Radicli Michovich, Junano Risavich, Giovanni Chiudis, Ratico Calogiurge-vich, Novach Cervez, Petan Glavoz, Sorach Buranovig, Karnoy Novachovich, Cagnos Mladenovich Blisichugia, Vochota Dragoevich, Radiz Grubacevig, Bohan