doge : Francesco foscarì. 160 Testimoni : il meilico Luigi di Terzago del fu Luca, Luigi Grotti consigliere, Scaramuccia Visconti del fu Domenico e Todeschino del fu Giovannolo de’ Federici, camerlenghi, e Simonino del fu Andrea Ghilino segretario del duca. — Atti Urbano del fu Bartolomeo de Jacopo not. imp. e segr. de! duca. 155. — 1132, ind. XI, Febbraio 21 (m. v.). — c. 101 (102). — Ducale che fa sapere ai rettori (v. n. 153) e agli ufficiali di Bergamo e suo territorio come alle contrade di Ambivere, Ginestroro, Somasca e Cerclaria, nel distretto di Bergamo, formanti 18 o 20 fuochi, a compenso dei danni sofferti nell’ultima guerra, fu dal Senato accordata l’esenzione per 5 anni da ogni fazione e gravezza. Data come il n. 153. 158. — 1432, ind. XI, Febbraio 21 (m. v.). — c. 101 (102) t.° — Baiente simile al n. 151 a favore di Cristoforo del Molta de’ Celeri di Brescia. 157. — 1433, ind. XI, Febbraio 23. — c. 109 (110). — Andrea del fu Bartolomeo Donato proc. di S. Marco, rappresentante il doge e il comune di Venezia, accoglie sotto la protezione ed accomandigia dei medesimi Guidantonio conte di Moltefeltro coi suoi figli, possedimenti, dipendenti e raccomandati, promettendogli trattamento eguale agli altri raccomandati di Venezia, eccettuato il signor di Bavenna che ha patti speciali. La protezione non avrà vigore quando il conte facesse contro al papa o alla Chiesa. Fatto in Urbino, nell'abitazione del conte. — Testimoni: Andrea de1 Bai-troni, Lodovico de’ Benedetti, Guido de' Bonaccorsi, dottori di leggi, e Nicolò de’ Felici di Urbino. — Atti Bartolomeo del fu Brugaldino di Martino Antaldi not. imp. — Sottoscritto e sigillato dal conte e dal Donato. 158. — 1432, ind. XI, Febbraio 26 (m. v.). — c. 101 (102) t.°— Ducale che fa sapere ai rettori di Brescia, Bergamo e della Valle Camonica, avere il Senato, in compenso dei dauni paliti nell’ ultime guerre dagli abitanti di Lovere in detta valle, concesso ai medesimi, per 5 anni, l’esenzione dal pagamento delle 300 lire eh' erano tenuti versare annualmente allo stato. Data come il n. 153. 159. — 1432, ind. XI, Febbraio 28 (m. v.) — c. 101 (102) l.° — Il doge fa sapere ai rettori di Bergamo (v. n. 153) e a Bartolomeo Soranzo capitano in Valcamonica e successori, avere il Senato concesso agli abitanti di Prestino in detta valle l’esenzione per 10 anni da gravezze e fazioni d’ogni sorta, in premio dalla fedeltà a Venezia conservala dagli abitanti stessi durante la ribellione d'altri loro convalligiani, come attestò Federico Contarini capitano a Padova e già provveditore in Valcamonica. Data come il n. 153. 163. — 1433, ind. XI, Marzo 7. — c. 102 (103). — Ducale che fa sapere ai rettori di Bergamo (v. n. 153) avere il Senato concesso a Federico de Rivoli COMMEMORI AI J, TOMO IV. 22