78 COMMEMORIALI, LIBRO XI. Fatto a Vigevano. — Testimoni: Giannino Rizzio e Sperone da Pietrasanta; consiglieri, Corradino da Vimercate e Francesco Barbavara segretarii, Oldrado Lampugnano primo camerlengo del duca. — Atti Cristoforo de’ Ruggeri da Roma. 237. — (1427), Gennaio 15. — c. 192 (195) t.° — Annotazione che assegno simile al n. 234 fu fatto ad Albertino dagli Orzi per fior. 15 il mese. 238. — 1427, Gennaio 15. — c. 196 (199) t.° — Nicolò cardinale prete di S. Croce, legato papale, al doge. Partecipa che il duca di Milano assenti con difficoltà al trattato n. 232; fu eseguito l’articolo relativo alla liberazione della moglie e delle figlie ed alla restituzione dèi beni del conte di Carmagnola (v. n. 236), e cosi pure quanto concerne Gian Lodovico Fieschi. Passerà a Brescia per la consegna dei castelli alla veneta Signoria. Data a Vigevano. 239. — 1127, Gennaio 16. — c. 197 (200). — Il cardinale di S. Croce a Nicolò Contarini dottore d’arti e di leggi e Paolo Trono, commissari veneti, in Brescia. All’avviso del loro arrivo in quella città, risponde d’essere in Vigevano col duca di Milano il quale è dispostissimo di osservare il trattato n. 232. Esso cardinale parte tosto per Brescia onde eseguire le consegne (v. n. 241). Data a Vigevano. 240. — 1427, ind. V, Gennaio 19. — c. 166 (169) t.° — Elia del fu Iacopino de’ Porri podestà di Sale, Maifeo da Dugnano del fu Iacopino detto Molino podestà a Castelnuovo e Iacopino da Vertemate podestà e capitano di Caselle (Casei Ge-rola ?) giurano al cardinale di S. Croce di tenere ejjovernare le dette terre in nome del conte di Carmagnola, e di consegnarle allo stesso entro il Febbraio venturo, semprechè il conte le riconosca dal duca di Milano (v. n. 236). Fatto nel palazzo arcivescovile di Milano. — Testimoni: Antonio di Giovanni da Ornate, Bartolomeo Zambeccari abate di S. Bartolomeo fuor di Ferrara, Cristo-foro de’ Mariani da Milano priore in S. Andrea di Venezia, Tomaso da Sarzana baccelliere in teologia; Tonisino della Croce e Paolo del fu Beltramolo da Castiglione, ambi milanesi. — Atti Battista del fu Ubertino da Castiglione not. imp. 241. — 1127, Gennaio 23. — c. 197 (200). — Oldrado Lampugnano al cardinale di S. Croce. Si meraviglia altamente del contegno dei castellani delle rocche. Il duca di Milano non vi ha che fare. Parte subito per provvedere. Data a Martinengo. 242. — 1427, ind., V, Gennaio 24. — c. 196 (199). — Istrumento in cui si espone che : dovendo Oldrado Lampugnano camerlengo e procuratore del duca di Milano consegnare, in forza del trattato n. 232, le castella e i luoghi di Orzinuovi, Chiari, Pontoglio, Palazzolo ed Iseo ai commissari veneti Paolo Trono e Nicolò Contarini, ed avendo egli promesso in Palazzolo al cardinale di S. Croce che la con-