-DOGE : FRANCESCO FOSCARI. 257 163. — 1441, ind. IV, Maggio 31. — c. 108. — Il doge fa sapere ai rettori di Brescia nominati nel n. 138 e ai loro successori, essere stato permesso agli uomini della Val Trompia di continuare ad usaro del sale di Germania. Data nel palazzo ducale di Venezia. — 1441, Giugno 3. — V. 1441, Ottobre 7, n. 173. 164. — 1441, Giugno 10. — c. 110 t.° — Ducalo in cui si dichiara che per la fedeltà mostrata dagli abitanti di Asola fu dal Collegio risposto come segue a loro istanze : Saranno distrutte le fortificazioni di Remedello sopra e di Casaloldo (Casale allo) ; queste due ultime terre, ribellatesi, saranno, dopo ricuperate, obbligate a concorrere alle spese fatte, durante la loro ribellione, da Asola per fortificazioni ed altro. Le terre di Acquanegra (sul Chiese), Beverara, e Casalromano, unite fin dal tempo di Bernabò Visconti alla quadra di Canneto, ritorneranno a quella di Asola. Tutte le fortificazioni delle ville di quella quadra, trattene le rimaste fedeli e il castello di Redondesco, saranno demolite; in caso di guerra tutti gli abitanti d’esse ville ripareranno in Asola. Niuno, sia laico, sia chierico, odioso e sospetto a quella comunità potrà abitarvi. Gli uomini di Visano che, espulsi dalla lor terra, acquistarono, a persuasione del marchese di Mantova, metà della villa di Marianna, appena richiamati in patria dovran vendere detta metà al comune di Asola al prezzo per cui la ebbero da Andrea e Bartolomeo Adelardi di Porto, nè vi potranno più abitare, come in nessun altro luogo della quadra di Asola, appartenendo 1’ altra metà di Marianna ad Antonio del fu Filippino de Salis. In tempo di guerra o di sospetto gli abitanti della quadra porteranno nel capoluogo le loro raccolte di grano, e potranno estrarnele poi pei loro bisogni senza pagar dazi. Finita la guerra si farà un estimo generale della quadra, come è consuetudine, per l’equa ripartizione delle gravezze, fazioni ecc. Essendo Pietro Arrivabene e Baldassare suo nipote, cancelliere e segretario del marchese di Mantova, nemici di Venezia, la possessione di Mutelfe, da essi sempre contrastata a quelli di Asola, sarà donata a questi ultimi, e cosi pure il luogo di Gazzolo appartenente all’ erede di Carlo de’ Torculis già consigliere e fattor generale del marchese. Essendo stanziata la cavalleria veneta dall’ Ottobre scorso ad oggi in Asola, consumando i foraggi di quei dintorni e delle ville di Castelnuovo e di Casalmoro, i cui abitanti ripararono nel capoluogo, si avrà riguardo d’impor loro nel venturo inverno la minor quantità di prestazioni possibile per alloggi e vettovaglie allo milizie. Si procurerà che il comune di Asola possa avere la proprietà, per via di compera, della possessione che fu di Antoniolo degli Scutarii, goduta dal marchese di Mantova, ed ora in lite davanti ai giudici di Brescia fra Giovanni e Jacopino de’ Panizaldi bresciani e Pasino de’ Zucchi asolano rappresentante Guglielmo da Doara nemico di Venezia. È accordata alla detta terra una fiera franca di cinque giorni al S. Michele d’ogni anno. Non si esigeranno dalla stessa dazi maggiori che al tempo del marchese di Mantova. Si conferma ciò che fu altra volta concesso circa 1’ appartenenza di Redondesco e di Piubega COMMEMORI ALI, TOMO IV. 33