40 COMMEMORIALI, LIBRO XI. 121. —(1422, Settembre 25.) — c. 92 (90). — Il Sultano d’Egitto al comune di Firenze. Aderì alle dimande fattegli dagli ambasciatori d’ esso comune Carlo Federighi e Felice Brancacci (Beancucii) ; ed ordinò con proclami, per tutto l’impero, per Damasco e per Alessandria, l’esecuzione dello stipulato nel n. 120. — Il documento è in velgare, e fu comunicato da Tomaso da Cipro. Data il 5 del mese di Servai, anno 825. 122. — 1422, Settembre 26. — c. 211.° — Patente come al n. 110. 123. — 1422, ind. XV, Ottobre 10. — c. 85 (83) t.° — Autenticazione solenne degli allegati A e B, fatta davanti al primicerio di S. Marco sedente prò tribunali. Fatto nella sagrestia della chiesa di S. Marco in Venezia. — Testimoni ; Marco del fu Antonio Negro prete, Antonio di Bartolomeo Zoccolario diacono, Marco di Matteo Sonardi (?) suddiacono. — Atti Costantino Costantini del fu Bartolomeo, Giovanni di Paolo degli Imperi e Giandomenico del fu Jacopo Cristoforo dal Ferro, notai imperiali. Allegato A : 1422, ind. I, Settembre 7. — Filippo Maria Anglo duca di Milano, conte di Pavia e d’Angera e signore di Genova nomina il nobile milanese Cristoforo da Castelletto a suo ufficiale e commissario al traffico del sale in Venezia, alla dipendenza del nobile Giannino Meraviglia amministratore generale delle gabelle ducali, impartendogli le necessarie facoltà pei relativi negoziati colla veneta Signoria, ed assegnandogli 25 ducati il mese, coll’ obbligo di tenere un coadiutore. Data a Cusago. Allegato B : 1422, ind. I, Settembre 11. — Il duca di Milano, in seguito a contratto fatto colla Signoria veneta per l’acquisto di 15,000 moggia di sale da condursi negli stati d’ esso duca in Janni, nomina suo procuratore Cristoforo da Castelletto autorizzandolo a fare quanto sarà necessario per l’esecuzione del contratto stesso. Fatto nel castel grande di Porta Giovia in Milano. — Testimoni: Antonio Bossi consigliere, Corradino del fu Tomaso di Vimercate secretano e Giorgio da S. Giorgio detto Scaramuccia camerlengo del duca. — Atti Gianfrancesco Gallina not. imp. e segretario del duca ; scritta da Cristoforo da Venegone del fu Gereniolo. 124. — 1422, ind. I, Dicembre 1(3. — c. 86 (84) t.° — Il doge fa sapere di aver ricevuto il saldo (ducati 257 e grossi 10) del debito che Jacopo re di Ungheria, Gerusalemme e Sicilia (Napoli) già conte della Marca, contrasse verso la Signoria veneta come è detto nel n. 225 del libro X ; e ne fa piena quitanza. Data nel palazzo ducale di Venezia. 125. — 1422, Dicembre 21. — c. 87 (85) t.° — Versione dallo slavo in volgare di privilegio rilasciato da Stefano Tvertco re di Rascia, Bosnia ecc., in