268 COMMEMORIALI, LIBRO XIII. dolo agli abitanti di Cividate, in quel territorio, essi sono dichiarati assolti per tre anni da gravezze, dazi, imbottature ed angarie, non da prestazioni personali in caso di guerra ; e dal dazio per gli animali da essi condotti al campo veneto nell’ ultima guerra. Data come il n. 190. 196. — 1441, ind. V, Gennaio 22 (m. v.) — c. 119 t.° — Patente ducale con cui si rinnova per 6 mesi e 6 di rispetto la condotta di Bartolomeo Col-leoni ai servigi di Venezia con 200 lancie e 150 cavalli dal 1 Novembre scorso, aggiungendo alcune norme per regolare le sue partite di credito pel passato. Sono nominati Antonello da Meda [de Mayda) e il connestabile Gottifredo da Lovere. Data come il n. 190. 197. — 1441, ind. V, Gennaio 22 (m. v.). — c. 119 t.° — Ducale ai rettori di Brescia. Fu promesso agli abitanti di Seniga che quel luogo non sarà donato ad alcuno ; ed accordato che siano rimessi nella condizione in cui erano sotto il dominio veneto prima che la detta terra fosse data a Cavalcabò de’ Cavalcabò, e non più obbligati a mantener vicario proprio, ma solo a concorrere alla spesa pel vicario della quadra. Di tutto ciò si ordina 1’ osservanza. Data come il n. 190. 198. — 1441, ind. V, Febbraio 12 (m. v.). — c. 119 t.° — Patente ducale che ordina a tutti 1’ osservanza, trasgredita da alcuni rettori, delle condizioni della condotta del Gattamelata, per le quali era riserbata a lui e a Brandolino de’ Brandoli la facoltà di punire i soldati da essi comandati nei casi criminali non portanti pena di morte, e nei luoghi ove non siano il capitano generale o rettori ; e di giudicare le liti fra i soldati medesimi. Data come il n. 190. 199. — 1441, ind. V, Febbraio 15 (m. v.). — c. 120. — Ducale ai rettori di Verona e a tutti gli altri uffiziali veneti, colla quale sono confermati tutti i privilegi, concessioni ecc. già accordati dalla republica al comune di Lazise. Data come il n. 190. 200. — 1142, Febbraio 18. — c. 130. — Alfonso re di Aragona, delle due Sicilie, di Valenza, Gerusalemme, Ungheria, Maiorca, Sardegna, Corsica ecc. alla reginà Maria sua moglie e luogotenente generale, al governatore del regno di Valenza e a tutti gli ufficiali regi. Inerendo a concessioni già fatte da re Martino e da lui, dichiara esenti in tutti i suoi stati dal pagamento dei tre denari per lira, juris italici, i veneziani (obbligati da poco tempo a tal pagamento in Valenza), ordinando a tutti di eseguire tale sua disposizione emessa per gli uffici di Jacopo Donato ambasciatore veneto (v. n. 219). Data in Gaeta. — Sottoscritta dal re e da A(lfonso Borgia) vescovo di Valenza.